di Gea Petrini
Tour nei mercati, tante persone incontrate nel collegio di Guidonia dove è candidata alla Camera dei deputati per il centrodestra all’uninominale. Barbara Saltamartini, un’impressione su questa campagna e la reazione delle persone.
Conosco queste città e questi territori da tanto tempo. Qui ho iniziato, esattamente venti anni fa, la mia attività politica come consigliere della Provincia di Roma. Di quella esperienza conservo i tanti amici conosciuti nelle varie amministrazioni locali, con cui ho avuto modo di lavorare, e la conoscenza profonda delle potenzialità e dei tanti problemi di quello che oggi è il mio collegio elettorale. In tal senso mi fa un po’ sorridere il maldestro tentativo di qualche mio contendente di farmi passare per un candidato qui per caso. Ed il calore che mi riservano le persone che sto incontrando da Guidonia Montecelio a Tivoli, da Cave a Subiaco, da Castel Madama ad Affile mi conferma che quell’imbroglio non funziona proprio, anzi. Anche qui, in questa parte della provincia di Roma, si respira aria di grande cambiamento, la gente è stanca di questa sinistra. Si guarda al centrodestra come unica occasione di riscatto. Del resto, grande è la condivisione che troviamo per il nostro programma di governo: prima gli italiani. Meno tasse con la Flat tax, più lavoro per i giovani, zero burocrazia, sostegno alle famiglie, più sicurezza e stop invasione. Le nostre sono proposte di buonsenso.
Crede che la sfiducia e l’astensionismo siano incognite pesanti? Come si può ricucire lo strappo nel rapporto tra istituzioni e cittadini?
Di fronte a Governi di sinistra sordi e lontani dai bisogni delle persone, è comprensibile che aumenti la sfiducia verso la politica. Neppure con l’impegno e la testimonianza delle classi dirigenti locali si è riuscito a invertire questo trend, se si pensa che meno di un anno fa a Guidonia Montecelio per l’elezione del sindaco, al ballottaggio, hanno votato poco più del 30% degli aventi diritto. Non sa, però, quante persone ho incontrato in questi giorni che mi hanno detto che per la prima volta voteranno centrodestra e in particolare Salvini. La distanza dagli elettori si riduce con il buon governo, con la buona amministrazione. E il centrodestra unito e la Lega, ovunque governano e amministrano, sono garanzia di tutto ciò.
Guidonia Montecelio, terza città del Lazio, è il centro più grande del suo collegio. Alle amministrative di giugno come giustamente ricordava l’astensionismo è stato record, che idea si è fatta andando in giro per la città? Quali sono le necessità dei cittadini?
I guidoniani pagano un mix micidiale, essendo amministrati al Comune dal M5S e a livello regionale dal Pd. Ovvero incompetenza unita a incapacità. Ora serve cambiare. Rimanersene a casa sarebbe l’errore più grave. Il 4 marzo gli elettori di Guidonia hanno una grande occasione per lanciare anche un messaggio politico di bocciatura dell’amministrazione grillina. La sicurezza è il prerequisito di ogni sviluppo civile ed economico di una comunità, e a Guidonia Montecelio questa regola basilare vale più che altrove. Tema che in questo territorio si deve declinare anche rispetto all’ambiente. La sicurezza ambientale passa per la discarica dell’Inviolata che è chiusa ma va bonificata, passa per le cave e le cementerie che creano lavoro e ricchezza ma anche un impatto ecologico da minimizzare il più possibile, proprio come alcune realtà del settore stanno già facendo.
Lei è esponente di spicco del mondo leghista, e rappresenta in questa competizione elettorale l’intero centrodestra. A Guidonia l’ex amministrazione è caduta sotto i colpi degli scandali, il vostro simbolo non c’era, non eravate al governo della città, ma crede ci sia diffidenza verso la coalizione? Si potrebbe pagare ancora un prezzo nelle urne?
Credo e mi auguro di no. Queste non sono elezioni amministrative, il prossimo 4 marzo in gioco c’è il futuro dell’Italia. Parliamo di come ridare un lavoro ai nostri giovani e agli over 50, di come ripristinare la sicurezza e la legalità nelle nostre città, di come aiutare le giovani coppie a fare figli. E poi tra il presente fallimentare dei 5 Stelle e il passato di chi vuole rifarsi una nuova verginità politica, l’unica strada per Guidonia è guardare avanti e non nello specchietto retrovisore. Le nostre ricette sono le uniche credibili e vincenti.
La legalità è uno dei suoi punti forti in questa campagna, un avversario ha detto che il centrodestra a Guidonia è simbolo di illegalità.
Con questa affermazione il mio avversario ha dimostrato di non avere un tipo di onestà, quella intellettuale. Le responsabilità penali sono inevitabilmente personali. E così come io non mi azzarderei ad accostare le condotte dei furbetti della rimborsopoli ad altri cinque stelle che quelle porcherie non le hanno mai fatte, vorrei che nessuno si azzardasse ad attribuire a tutto il centrodestra quelle deprecabili ruberie accertate dalla magistratura inquirente in capo ad alcuni funzionari pubblici e amministratori locali.
Che le sembra degli altri nomi in corsa? Aldo Cerroni, il civico candidato con il centrosinistra, e Sebastiano Cubeddu dei cinque stelle, ve la giocate voto a voto. Loro sono del territorio, è uno svantaggio per lei?
Guardi, io ho sempre rispetto degli avversari politici, e non sta a me dare giudizi, saranno i cittadini ad esprimersi sulle persone. Quello che, invece, mi sento di giudicare e di contestare con forza sono i progetti politici che i miei contendenti rappresentano in questa sfida per le elezioni nazionali. Da una parte Cerroni è il candidato del Pd di Renzi, che in cinque anni di governo ha preso in giro gli italiani. Sui grandi problemi sociali ed economici abbiamo visto provvedimenti spot che non solo non hanno fatto ripartire l’Italia, ma hanno precarizzato il mondo del lavoro; hanno impoverito le famiglie e le piccole medie imprese. In un momento di grande crisi economica i miliardi di euro che la sinistra ha trovato per favorire l’arrivo di 600mila immigrati, la maggior parte senza diritto, andavano destinati a quegli italiani in stato di povertà assoluta e alle realtà produttive costrette a chiudere battenti. Ovvero, potevano essere usati per fare investimenti infrastrutturali necessari per rendere i nostri territori più competitivi. Dall’altra Cubeddu dei 5 Stelle. Un movimento ambiguo, pronto a implodere. Non sanno fare neanche un bonifico, non sanno gestire neppure la loro contabilità interna e vorrebbero governare il Paese. L’unica cosa che sanno fare è quella di attaccare via web gli avversari politici. Ma non si governa con il blog. Quando hanno avuto l’opportunità di amministrare grandi città, penso a Roma, a Livorno alla stessa Guidonia, hanno fermato tutto, immobilizzato la macchina pubblica, incompetenti e incapaci di amministrare e dunque di dare risposte ai reali problemi dei cittadini.
Questa legge elettorale crea di nuovo il deputato del collegio. Se dovesse vincere e conquistare il seggio, come rappresenterà questi comuni e quali istanze?
Mantenendo gli impegni presi direttamente con gli elettori e dando voce ai tanti problemi del territorio sollevati dai cittadini in queste settimane. Si parte dalla forte richiesta di sicurezza, alla valorizzazione dei siti culturali e turistici che darebbero un forte impulso all’economia locale e all’occupazione. Per arrivare al problema delle infrastrutture come ad esempio la necessità del raddoppio della linea ferroviaria e della viabilità della zona che permetterebbero ai tanti pendolari, che ogni mattina si recano per lavoro a Roma, di ridurre drasticamente i tempi di attesa e percorrenza e alle realtà produttive locali di poter investire di più e meglio. E ancora: lotta al degrado e all’immigrazione incontrollata. I cittadini, da Subiaco a Vicovaro, da Capranica a Guidonia chiedono normalità. Il nostro è un partito con una profonda vocazione territoriale e sa valorizzare le comunità locali. In questo sarò leale e fedele interprete di queste esigenze.
Dove chiuderà e come la sua campagna elettorale?
Ho scelto di chiuderla come l’ho inziata e proseguita in questo mese. Tra la gente con un tour itinerante che mi riporterà nei maggiori centri comunali per poter incontrare nuovamente le persone che ho conosciuto in questi giorni. Per ringraziarle del sostegno e dell’affetto che mi hanno dato e per ricordare a tutti che il 4 marzo si vota per dare certezza di un futuro migliore per i nostri figli. E io sono convinta che solo il centrodestra sia in grado di poterlo fare.
Saltamartini, le faccio una domanda fuori tema rispetto alle elezioni. Mi dica perché una donna oggi dovrebbe impegnarsi in politica.
Capovolgo la domanda: perché non dovrebbe farlo? Oggi le donne sono fondamentali in tutti i settori della società. Perché, tra l’altro, è appurato che più aumenta l’impegno e la forza lavoro delle donne e più aumenta la crescita e la ricchezza di un Paese. Certo, le donne vanno messe nella condizione di esprimere tutte le proprie potenzialità. La conciliazione dei tempi di vita e di lavoro è per noi fondamentale. Anche in quest’ottica rientra il piano di asilo nido gratis che proponiamo nel nostro programma elettorale. Ciò detto mi piacerebbe che anche in politica le donne non fossero presenti per garantire quote rosa ma per le proprie capacità e competenze. Del resto la politica è lo specchio della società e noi abbiamo in mente una società dove la complementarietà dei sessi è una ricchezza non una necessità da imporre per legge.
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