Il primo consiglio metropolitano ci sarà venerdì prossimo. I 24 eletti più il sindaco Virginia Raggi daranno il via alla nuova stagione dell’ente votato dai consiglieri comunali e non dai cittadini che sulla carta dovrebbe ragionare tra la Capitale e la provincia in termini di area vasta. L’approvazione del Bilancio è uno degli atti cruciali della Città Metropolitana dove i Cinque Stelle sono in vantaggio di un solo consigliere rispetto alla lista del Pd e civici, senza avere la maggioranza e quindi l’autonomia. Dovranno cercare sponda una volta a sinistra e una volta a destra per deliberare anche il più banale provvedimento, in un consiglio che vede – esclusi gli eletti di Roma città – un vuoto di rappresentatività in un’area cruciale della provincia.
I nomi. Nove gli eletti dei Cinque Stelle: Marcello De Vito, Paolo Ferrara, Fabio Fucci, Maria Agnese Catini, Gemma Guerrini, Maria Teresa Zotta, Carlo Colizza, Angelo Casto, Matteo Manunta. Per la lista di centrosinistra ‘Le città della Metropoli’ i consiglieri sono otto: Federico Ascani, Alessio Pascucci, Valeria Baglio, Massimiliano Borelli, Flavio Gabbarini, Michela Califano, Pierluigi Sanna, Svetlana Celli. Infine per il centrodestra ‘Territorio protagonista’ i seggi sono sette, assegnati a Marco Silvestroni, Massimiliano Giordani, Giovanni Libanori, Fabrizio Ghera, Alessandro Priori, Mario Cacciotti e Andrea Volpi. Alla lista Patto civico creata a Tivoli invece non è andato un posto.
Guidonia e Tivoli fuori. Di questi, tolti gli eletti di Roma città, sette sono dei Castelli e zero dell’area nord est della provincia. Cioè delle due città Guidonia e Tivoli. Due casi a parte per carità, Tivoli aveva candidati nella quarta lista del patto civico, ed ha partecipato al voto, senza ottenere rappresentanti. Guidonia è senza governo, con il consiglio sciolto a giugno, e quindi è rimasta senza voce nelle consultazioni di domenica aperte esclusivamente a consiglieri e sindaci.
Le parole della Raggi. “Il nuovo Consiglio affronterà i temi legati alle competenze dell’Ente di area vasta, per garantire a tutti i cittadini servizi più efficienti e dare adeguata rappresentanza alle istanze del territorio. Il consiglio metropolitano sarà chiamato a decidere con responsabilità il merito delle proposte, che incideranno sul livello dei servizi e sulla qualità della vita dei cittadini”. redpol.
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