Mentana, Carbonara: “Vogliamo cambiare tutto”

Viviana Carbonara presenta la sua candidatura a sindaco a Mentana con il M5S. Il punto nodale del suo programma riguarda l’utilizzo dei fondi che arriveranno grazie al Recovery Fund. Un occhio di riguardo è stato riservato anche alla transizione ecologica, che avrà un assessorato dedicato. Inoltre, per la candidata pentastellata, cultura e turismo costituiscono un asset fondamentale per la città garibaldina.   

Leggendo quel che ha intenzione di fare per Mentana, la sensazione è che ci siano dei punti di contatto con il programma del sindaco uscente. In particolare, per quel che riguarda il piano di digitalizzazione, l’inclusione e la coesione. Parole d’ordine usate anche dal fronte civico. Rispetto alla coalizione a sostegno di Benedetti, il M5S come vuole declinare la sua proposta?

La differenza tra noi e il Patto Civico è sostanziale. La coalizione di sole liste civiche proposta dal sindaco uscente è del tutto inadeguata per il momento storico che viviamo. Mentana ha l’opportunità irripetibile di utilizzare i fondi europei del Recovery Fund per dotarsi delle infrastrutture e dei servizi che mancano da sempre: una viabilità nuova, la scuola superiore, l’asilo nido comunale, la digitalizzazione, la connettività. Occorre una forza politica che a tutti i livelli istituzionali, dal nostro Comune fino al Parlamento Europeo, sia in grado di monitorare, attrarre, programmare e utilizzare al meglio questi soldi, come il Movimento 5 Stelle. Grazie all’efficacia e alla trasparenza della nostra rete politica, raggiungeremo quegli obiettivi che sono stati promessi ai cittadini di Mentana, ma mai realizzati, come il rilancio del lavoro e delle attività commerciali e produttive, lo sviluppo del turismo, l’attuazione di veri percorsi inclusivi e interventi per favorire il ruolo attivo degli anziani nella nostra società.

A livello nazionale Pd e M5S marciano di pari passo, l’alleanza con il centrosinistra in alcune regioni è un qualcosa di consolidato. Cosa non ha funzionato a Mentana, perché non siete riusciti a mutuare un modello che in alcune regioni e in altri comuni pare possa funzionare, a cominciare dalla Regione Lazio?

Il PD a Mentana dopo 5 anni di opposizione ha deciso di spogliarsi del proprio nome per unirsi alla nuova coalizione di Benedetti, in cui ci sono componenti lontanissime da quei principi che pensavamo condividesse con noi. A differenza loro noi non rinunceremmo mai al simbolo, poiché rappresenta una garanzia dei nostri valori nei confronti degli elettori. Il Movimento 5 Stelle non è infallibile, sono stati commessi errori in passato, ma su un punto ci siamo sempre distinti: abbiamo le mani libere, non siamo legati a questo o a quel gruppetto, non dobbiamo favori a nessuno, non promettiamo favori a nessuno. Quando parliamo di “rivoluzione gentile”, espressione cara a Giuseppe Conte, intendiamo dire che vogliamo cambiare tutto, a partire dai vecchi schemi politici, per il bene di Mentana.

L’anima green è un qualcosa che ha sempre contraddistinto il M5S. Nel vostro programma proponete l’istituzione di un assessorato alla Transizione Ecologica, prendendo le mosse dall’omonimo ministero presieduto da Roberto Cingolani. Questo nuovo assessorato di cosa dovrebbe occuparsi e come potrebbe essere utile per Mentana?

La proposta segue anche l’istituzione dell’assessorato alla Transizione Ecologica della Regione Lazio, oggi a guida 5 Stelle. La delega alla Transizione Ecologica sarà trasversale a tutti gli assessorati per assicurarsi che ogni intervento pubblico si basi sui criteri della sostenibilità e dell’efficientamento energetico. Renderemo Mentana un laboratorio di ricerca e promozione di iniziative concrete per la tutela ambientale e lo sviluppo del territorio, puntando su Rifiuti/Spreco Zero, Economia Circolare, Mobilità Sostenibile.

Lei è un’archeologa. Mentana è una città ricca di storia, nel suo programma parla di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale. In che modo?

È un punto che mi sta molto a cuore, come si può immaginare. Tra i tanti progetti del nostro programma contiamo di riprendere le indagini archeologiche dell’antica Nomentum, nella frazione di Casali, attraverso convenzioni con le Università e di attivare gemellaggi con le città di Carlo Magno, in virtù dell’incontro avvenuto a Mentana con Papa Leone III. Un altro intervento, di cui si parla da anni, riguarda la creazione di una passeggiata culturale che unisca i luoghi della battaglia di Mentana, Vigna Santucci, il Conventino, Villa Paribeni, a cui legare degli eventi di forte richiamo, come concorsi artistici e concerti. Inoltre intendiamo fare di Mentana la promotrice di una rete di collegamento tra i musei risorgimentali della penisola e centro di una Scuola delle Arti.
Per quanto riguarda la promozione possiamo contare sulla collaborazione con l’assessorato al Turismo della Regione Lazio, sempre a guida 5 Stelle, per proporre pacchetti soggiorno orientati al cosiddetto “Turismo Esperienziale”, rivolto a visitatori che cercano un contatto più vicino alla cultura locale, alle tradizioni, alla natura, ai cammini, anche in collaborazione con gli altri comuni del territorio. Pensiamo ai centri storici di Mentana e Castelchiodato, alle riserve naturali di Nomentum e Gattaceca, alla Via Francigena, ai luoghi legati alla storia risorgimentale, ai nostri prodotti tipici. Il periodo è molto propizio considerando non solo i fondi europei, ma anche eventi come la Ryder Cup del 2023 (il più importante torneo di golf al mondo che si svolgerà al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio) ed il Giubileo di Roma del 2025. Si tratta di grandissime opportunità che vogliamo e dobbiamo sfruttare al massimo per la crescita del nostro territorio.