Home Politica Elezioni Guidonia, Salfa: “Voglio raccogliere la protesta dei delusi. Rifletto se candidarmi sindaco”

Elezioni Guidonia, Salfa: “Voglio raccogliere la protesta dei delusi. Rifletto se candidarmi sindaco”

Elezioni Guidonia, Salfa: “Voglio raccogliere la protesta dei delusi. Rifletto se candidarmi sindaco”

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“Non ho strategie ma solo la spinta a mettermi al servizio della città”. Diretta, schietta ai limiti da risultare scomoda a sentire amici (e ex amici), Patrizia Salfa sta valutando la candidatura a sindaco nella terza città del Lazio. L’ufficialità della scelta non c’è, ma il passo le è stato chiesto dalla lista Piazza Pulita che ruota intorno a Oscar Orrei, formazione che sarà sicuramente presente alle prossime amministrative. In realtà il progetto è più ampio, è in corso di formazione infatti un’altra civica, Salfa parte da una vocazione chiara: “Voglio raccogliere la protesta dei delusi di Guidonia”.

Intanto chi è. Cresciuta con il cuore a destra, è stata assessore al Personale nel 2009, quando Eligio Rubeis vinse per la prima volta le elezioni a Guidonia Montecelio. Un tormento per l’ex sindaco, al quale era legata da un’amicizia che le permetteva (ma l’avrebbe fatto comunque) di tartassarlo di critiche. Tanto che il rapporto politico (e umano) si ruppe definitivamente nell’ottobre del 2012, quando Salfa abbandonò il governo in rottura con l’architetto e le sue modalità di gestione del Palazzo. E dal quel momento, ha continuato dall’esterno dei corridoi a bersagliare di attacchi l’establishment. “All’epoca avevo capito come stava andando la situazione”, dice oggi ripensando a quel periodo, “non voglio puntare il dito contro nessuno ma non condividevo le scelte, le strategie e gli uomini”. Caduto l’impero, si aspettano le urne in primavera.

Inchiesta e chiarimenti. “Vorrei rappresentare i tanti delusi, scendere tra la gente. Io non ho più rappresentanti politici, sono libera. Non ho il pensiero di vincere ma solo di mettermi al servizio della città, avendo vissuto all’interno della macchina amministrativa anche gli aspetti brutti. Ho un abuso d’ufficio che voglio chiarire a tutti i costi”. Si tratta dell’inchiesta legata all’affidamento dell’umido, i fatti risalgono al 2012, Salfa è rinviata a giudizio insieme a tutti gli assessori (oltre all’ex sindaco e alla dirigente) che quel giorno votarono in Giunta la delibera che dava il via libera alla piattaforma di smistamento dei rifiuti. “Voglio chiarire a tutti i costi, l’ho detto anche al mio avvocato. E voglio raccontare alla gente la mia esperienza, voglio che i cittadini capiscano che è possibile un modo differente di amministrare e per loro di rapportarsi con la politica. Guidonia Montecelio è una città che si è piegata, perché l’hanno fatta piegare”.

Il nodo non è stato sciolto, si dice così. Fervono però riunioni, incontri, con settori della società di Guidonia. “Se deciderò di affrontare la sfida, lo farò solo per impersonare quel sentimento diffuso di protesta, bisogna rimboccarsi le maniche perché sarà un’amministrazione lacrime e sangue. Vorrei incarnare la voglia di risvegliarsi dei cittadini che hanno diritto a essere amministrati in maniera giusta e trasparente senza prostrarsi al politico di turno”. A frenarla nella scelta, “il fatto che non parlo politichese”, delle liste civiche che sono già in pista, cioè Guidonia Popolare di Tortora e Il Biplano di Marini dice laconica “non ne penso”, ma chiarisce: “Non ho più steccati destra e sinistra, per la città servono persone perbene, e quello sarà determinante nel farmi decidere chi sostenere al ballottaggio. Se mi candiderò lo farò per spiegare alle persone chi si nasconde dietro le civiche camuffate. Guidonia è una città che può rinascere”.
Gea Petrini

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