Home Politica Elezioni, i civici si dividono ancora: no a Cecchetti anche dal Movimento Tivoli Terme

Elezioni, i civici si dividono ancora: no a Cecchetti anche dal Movimento Tivoli Terme

Elezioni, i civici si dividono ancora: no a Cecchetti anche dal Movimento Tivoli Terme

Le regionali potrebbero davvero cambiare gli equilibri dell’aula consigliare e in ogni caso dare già un assaggio di quello che accadrà in vista del 2019, anno in cui si tornerà al voto per il rinnovo delle cariche locali. A precisare la distanza dal candidato locale che sostiene la corsa di Sergio Pirozzi alla presidenza della Regione Lazio, Maria Rosaria Cecchetti, dopo Una Nuova Storia è il Movimento Tivoli Terme, un’altra delle anime che hanno dato vita al “progetto-Proietti” in città. Ancora una volta a lanciare il sasso sono stati i social network, attraverso cui il gruppo, che nel 2014 vedeva in Salvatore Ravagnoli l’anima e il cuore della compagine, ha precisato la situazione: “Quattro anni fa attivisti del territorio e appartenenti a partiti politici si sono impegnati a spogliarsi del colore partitico, per convogliare in un progetto civico che prevedeva la rinuncia alla propria appartenenza durante tutta la durata di un mandato in funzione di una gestione amministrativa libera da impegni o doveri sovracomunali”, raccontano nel post, passando poi alla “questione calda” di questi giorni. “Oggi che ci troviamo difronte alla decisione di appoggiare candidati per queste elezioni vogliamo continuare ad essere indipendenti e per questo lasciamo liberi gli attivisti di esprimere un proprio voto indipendente lasciando i movimenti civici rappresentativi dei problemi locali scevri da qualsiasi rapporto partitico. Sottolineando che a differenza di quanto letto sui giornali nessuna candidatura sarà appoggiata direttamente dalla lista che ritiene i suoi attivisti in grado di scegliere liberamente il candidato che lo rappresenta alle regionali e alle nazionali”. Insomma, se qualcuno pensava che Cecchetti fosse il frutto di una sintesi tra le anime variegate della maggioranza al governo da quasi 4 anni, si sbagliava di grosso e nei fatti questa è la prima vera crepa in quel muro civico che sembrava impossibile da abbattere.
Anna Laura Consalvi

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