di Gea Petrini
Aldo Cerroni a bordo di un camper sta girando in lungo e in largo il collegio elettorale di Guidonia Montecelio. Una campagna da candidato alla Camera come indipendente del centrosinistra. Mi scuserà se le chiedo l’antefatto di questa scelta. Il leader del movimento civico di Guidonia viene proposto dal Pd. Come è successo.
Capirà se non mi dilungo raccontando tutti i passaggi. Le dico solo che, a mio avviso con lungimiranza, il partito regionale e lo stesso Matteo Renzi mi hanno proposto la candidatura con rispetto per il mio percorso personale e dimostrando una grande attenzione verso il risultato della compagine civica alle scorse amministrative. Un’esperienza civica che, a livello nazionale, non esiste e sono fiero che il centrosinistra, in particolare il Pd, rispettoso della propria vocazione inclusiva e maggioritaria, abbia scelto un uomo del territorio, culturalmente affine, per rappresentarlo e per conquistare un collegio che proprio in conseguenza di questa scelta oggi è aperto.
La sua candidatura con il centrosinistra ha minato la serenità del polo civico che conta su diverse liste di opposti orientamenti culturali?
Assolutamente no, il polo civico ha una vocazione cittadina e riuniva diversi orientamenti culturali contraddistinti da un unico e competitivo progetto amministrativo di governo della città di Guidonia Montecelio. Il polo civico, che non può avere una vocazione nazionale, ha accolto con favore il rispetto dei partiti di centrosinistra che hanno deciso di candidare al Parlamento un uomo del territorio.
Glielo chiedo in maniera chiara: i biplanisti di Lombardo la voteranno?
La lista civica Il Biplano è una lista importante, seria, e che ama profondamente il proprio territorio e spera per esso un futuro migliore. Ancor prima di essere persone politicamente impegnate, sono cittadini di Guidonia Montecelio e sono certo che prediligeranno il candidato del territorio essendo parte di un progetto ambizioso e competitivo per la nostra città.
Sul fronte regionali il polo civico schiera Flora Fusciello di Guidonia con Matteo Alesiani di Mentana nella lista di Sergio Pirozzi. Lei è stato presente invece a diverse iniziative del Pd anche per la Regione. Visioni differenti tra i civici su Zingaretti?
Io sono un uomo serio e conduco una campagna elettorale con il rigore che contraddistingue le persone serie. Sono il candidato alla Camera del centrosinistra ed è evidente che sostengo la mia parte politica. Quanto a Flora Fuscello e Matteo Alesiani, sono due candidature forti, serie e di territorio, alle quali auguro il miglior successo.
In realtà Cerroni tutti ci chiediamo cosa accadrà dopo, a lei e al polo civico. Che conseguenze ci saranno? Rientrerà nel Pd? Non me lo dirà mai, lo so. Ma devo pur tentare.
Non è vero che non glielo dirò mai, anzi. Come sa non fuggo mai alle domande e, nel caso specifico, non c’è alcun caso. Al polo civico non accadrà nulla dopo questa tornata elettorale, che è politica e non amministrativa, e le spiego il perché. Il polo civico è una realtà politica territoriale che nasce in conseguenza della sottoscrizione di un programma amministrativo serio, non demagogico, e condiviso, per il governo della città di Guidonia Montecelio. Questo programma è la carta costituzionale del polo civico. Sono certo, anzi, che questo passaggio rafforzerà le convinzioni di tutti e probabilmente darà un respiro al polo permettendogli di dialogare con altre compagini importanti della politica locale. Ma su questo decideranno i consiglieri comunali ed il coordinamento politico del polo. Io non ricopro né l’uno né l’altro incarico. Ed ora, però, vorrei parlare di questioni programmatiche che interessano i concittadini e non solo di questioni che solleticano gli addetti ai lavori.
In una iniziativa a Guidonia l’ho sentita dire che da deputato ci sarà un impegno nella valorizzazione delle eccellenze del territorio. Mi faccia capire come, il tema dello sviluppo resta cruciale.
Lo sviluppo non può prescindere dai territori e dalle sue eccellenze. Per nostra fortuna questo quadrante della provincia ha tante ricchezze, tanti tesori, su cui fondare una ripresa dell’economia locale. Penso al turismo, all’agricoltura, all’enogastronomia, al travertino, alla piccola e media impresa, all’artigianato. Tutte realtà che per sopravvivere e svilupparsi necessitano di una politica presente, oltre che di risorse e di sostegno. Su molte questioni, penso alle infrastrutture, al sostegno alla cultura ed al turismo, piuttosto che alla promozione dei prodotti locali, gli interventi e le risorse delle amministrazioni locali non sono sufficienti. Occorrono investimenti importanti da parte del Governo centrale che troppe volte, a prescindere dal colore politico, ha trascurato questi territori non dando adeguato aiuto. Un deputato del territorio, invece, può condurre queste battaglie portando nei palazzi della politica romana le nostre problematiche.
Guidonia, la sua città, sta attraversando ancora una fase difficile. Non so se ha sentito nei giorni scorsi, mentre infiammavano i disagi per la mancata raccolta del vetro, l’assessore all’ambiente Guida è diventata protagonista di un caso vero e proprio, per quella frase poco lusinghiera su Guidonia detta in radio poco prima dell’incarico. Qualcuno in opposizione ne ha chiesto le dimissioni. Lei che ne pensa?
Nonostante la campagna elettorale seguo da vicino le vicende della mia città, come ho sempre fatto. Tuttavia non entro a gamba tesa sulle questioni di politica locale. Se io fossi stato il sindaco di Guidonia Montecelio non avrei avuto l’80% della giunta non guidoniana perché sono certo che solo chi ama e conosce il proprio territorio lo può ben amministrare senza i pregiudizi che trapelano dalle recenti vicende. Mi sembra che su molte questioni, a prescindere dalle frasi pronunciate, vi sia grave inadeguatezza e inefficienza.
Un terreno delicato è quello delle politiche sociali. La rete sembra vacillare mentre le disuguaglianze aumentano.
Come sa il welfare è una mia fissazione. Ho apprezzato molto quanto fatto dal governo di centrosinistra in questi quattro anni. Penso alla legge sul Dopo di Noi, al Rei, al bonus bebè, all’assegno di ricollocazione, al bonus giovani coppie, la legge sull’autismo, l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza. Tuttavia non è sufficiente e penso che anche su questo il quadrante del nordest di Roma meriti un’attenzione particolare in conseguenza delle sue peculiarità.
I suoi avversari nel collegio, parliamone. Saltamartini con il centrodestra e Cubeddu con i cinque stelle. Chi teme di più?
Nessuno dei due perché siamo convinti della bontà del nostro progetto, della rete territoriale che abbiamo messo in campo e della capacità di inclusione della nostra campagna elettorale. Ancora una volta ci presentiamo come l’alternativa più credibile, più competente e meno populista. Siamo certi che i cittadini, questa volta, non credano più a bugie e spot elettorali ma scelgano chi propone soluzioni realizzabili, anziché chi si limita ad elencare i problemi.
La sfiducia nella politica, quanto ancora è grande l’ombra dell’astensionismo?
E’ la preoccupazione più grande, non per gli effetti che può avere sul voto ma perché testimonia la grande sfiducia che i cittadini hanno verso lo Stato. Spero che su questo territorio la mia candidatura possa essere un argine a questo fenomeno.
Un ricordo bello che avrà di questa campagna elettorale.
La passione e l’amore per i propri paesi e le proprie città che i tanti amministratori locali, che sto incontrando macinando migliaia di chilometri a bordo di un camper girando in lungo e largo per i 49 comuni del Collegio. Loro, per poche centinaia di euro, si dedicano con grandi difficoltà a risolvere i problemi delle proprie comunità, sostenendole quasi fosse una vocazione.
Cerroni chiudiamo con un messaggio agli elettori. Se potesse parlare con ognuno di loro, veicolando un solo concetto, quale sarebbe?
Amate i meravigliosi luoghi in cui vivete, e fate la scelta che ritenete possa aiutare più concretamente la comunità di cui fate parte. In una parola, votate Cerroni.
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