Due milioni di euro dalla Regione Lazio per i comuni della Valle dell’Aniene, è stata presentata questa mattina a Agosta dal presidente Nicola Zingaretti la legge del 2007 ma ora finanziata per la tutela e lo sviluppo economico e occupazionale della Valle dell’Aniene. L’intervento è stato presentato da Zingaretti, presso la Sede della Comunità Montana a Madonna della Pace durante l’incontro “Valorizzare le aree interne. Valle dell’Aniene: un’esperienza da sviluppare” dove era presente anche l’assessore regionale allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, Guido Fabiani.
L’utilizzo delle risorse (si tratta di fondi regionali inseriti nel Bilancio triennale 2017-2019) è finalizzato alla valorizzazione del patrimonio storico, ambientale, turistico e archeologico, oltreché allo sviluppo socio economico dell’area della Valle, un insieme di 35 Comuni (31 appartenenti alla Comunità Montana dell’Aniene, più altri 4 indicati dalla legge regionale 18/2007: Castel Madama, Cicicliano, Pisoniano e San Vito Romano), una zona caratterizzata da un sistema sociale ed economico coeso e integrato, con una forte identità territoriale e dotata di uno straordinario patrimonio culturale. Grazie a questi fondi potranno quindi essere lanciati lavori di recupero di edifici storici utili alla valorizzazione del turismo, interventi sulle infrastrutture e varie altre iniziative in grado di sostenere la crescita dell’economia dell’area vasta con particolare riguardo alle aree di montagna.
“Grazie al risanamento portato avanti in questi 5 anni – ha dichiarato il presidente Zingaretti durante il suo intervento – abbiamo ristabilito le condizioni per tornare a investire con soldi veri ed effettivi. Siamo ora in grado, dopo 10 anni di finanziare con 2 milioni di euro la tutela e lo sviluppo economico e occupazionale della Valle dell’Aniene.”
Allo scopo di accelerare i tempi, snellire le procedure e favorire l’autonomia delle comunità locali nella individuazione degli interventi, si è deciso di trasferire direttamente ai 35 Comuni le risorse stanziate; il 50% dei fondi è stato assegnato sulla base della distribuzione della popolazione e il restante 50% ripartito in parti uguali tra i vari enti.
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