Si cristallizza con un 13 a 12 la geografia del consiglio comunale di Guidonia Montecelio. Almeno per il momento. L’accordo tra i cinque stelle e Loredana Terzulli che torna in maggioranza dopo sei mesi di opposizione, mette Michel Barbet al sicuro, per un soffio, e chissà per quanto. Nel consiglio in seconda che arriverà a giorni, la maggioranza voterà l’ex compagna di banco come presidente del consiglio. Un tradimento per Claudio Zarro che ha rilasciato dichiarazioni di fuoco contro la Terzulli, accusata di aver cambiato linea in pochi giorni solo per lo “stipendio”, il “posto di lavoro”. Insomma, un clima che dire pessimo è davvero poco. Intanto Anna Checchi e Lorena Roscetti, improvvisamente, perdono la centralità che avevano riacquistato lunedì, quando il Pd aveva annunciato che il governo giallorosso non sarebbe mai nato. Le due ex cinque stelle oggi Attiva Guidonia, hanno mantenuto il dialogo, come scrivono in una nota, chiedendo al sindaco un “cambio di passo”. L’azzeramento della giunta e poi, come è stato riportato dai rumors, il ritorno di Davide Russo. Uno scenario escluso da Barbet, l’ex vicesindaco Russo non è gradito alla maggioranza e non tornerà più a governare a Guidonia. Ecco perché i pentastellati due giorni fa hanno accelerato per definire l’intesa con la Terzulli, una via per smarcarsi dal condizionamento delle due consigliere più Russo che da dietro le quinte, firma la regia.
“Il nostro senso di responsabilità nei confronti della Città ci ha spinto a continuare il dialogo – dichiarano Checchi e Roscetti – Abbiamo espresso al sindaco le nostre ragioni e confermata l’eventuale disponibilità a sostegno dell’amministrazione purché si cambiasse passo e si utilizzassero questi ultimi due anni per lasciare un segno visibile. Non a caso non abbiamo firmato la mozione di sfiducia presentata e non a caso abbiamo richiesto il ritiro delle deleghe all’Esecutivo. Abbiamo fatto notare che non è il tempo dei personalismi, né tanto meno dei capricci. Evidentemente all’interno del gruppo consiliare del M5S non vi è una linea comune. Attiva Guidonia ha dimostrato di essere responsabile, abbiamo fatto delle richieste legittime e di buon senso per continuare il percorso della legalità. Infine prendiamo atto che il dialogo preannunciato dal sindaco non si è concretizzato e che pertanto la posizione politica di Attiva non può assolutamente cambiare”. E per suggellare il tutto, una foto serale di Davide Russo e le due consigliere. Stato d’animo? Spensierato. Meno quello della città.