Con un finanziamento di 10,9 milioni di euro del Fondo FSE+ 2021-2027, la Regione Lazio per prima in Italia ha varato un piano di interventi integrati e coordinati volti alla tutela della salute mentale e psichica rivolto in primo luogo ai giovani, con particolare attenzione alle fasce più fragili e in situazione di difficoltà anche familiare. Il progetto aiutaMente Giovani prevede una serie di azioni attraverso gli Sportelli Ascolto per il supporto e l’assistenza psicologica presso le scuole, il rafforzamento dei servizi territoriali per la salute mentale e i voucher per l’assistenza psicologica.
L’iniziativa è stata presentata dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dal presidente dell’Ordine Psicologi del Lazio Federico Conte, dall’assessore Lavoro e nuovi diritti Formazione e Scuola Claudio Di Berardino e dall’assessore alla Sanità Alessio D’Amato.
La misura regionale, finanziata con 10,9 milioni di euro dal fondo Fse+ 2021-27, è rivolta in via prioritaria ai giovani nella fascia di età di partecipazione al sistema scolastico e formativo regionale, con un limite fino a 21 anni, considerando la necessità di rispondere alle difficoltà derivanti dalla pandemia Covid-19 che ha determinato un aumento delle situazioni di disagio e di difficoltà in particolare tra gli adolescenti.
Nello specifico 2 milioni saranno dedicati al potenziamento degli Sportelli Ascolto all’interno delle scuole, mentre 2,5 milioni saranno destinati all’attivazione di un fondo che potrà erogare voucher da utilizzare per l’accesso alle prestazioni e alle cure offerte da psicologi, tramite il coordinamento e il presidio del sistema sanitario pubblico regionale (medici e pediatri di libera scelta). Avranno accesso ai voucher le famiglie con un Isee non superiore a 40 mila euro. Il rafforzamento dei servizi territoriali per la salute mentale beneficerà di 6,4 milioni di euro: anche sfruttando l’opportunità offerta dal Pnrr, saranno rafforzati i servizi di prossimità e di comunità, con attività complementari a quelle già svolte dal sistema sanitario pubblico. Sarà sperimentato un Servizio Psicologico Distrettuale da attivare presso almeno una Casa della comunità per ciascun Distretto sanitario presente sul territorio regionale. Verrà quindi reclutato personale specialistico, con contratto libero professionale, per un impegno stimato di circa 22 ore settimanali, per tre anni.