Home città Guidonia Guidonia, protesta delle mamme per i costi della mensa. Di Silvio e Pauselli: “Parte la petizione”

Guidonia, protesta delle mamme per i costi della mensa. Di Silvio e Pauselli: “Parte la petizione”

Guidonia, protesta delle mamme per i costi della mensa. Di Silvio e Pauselli: “Parte la petizione”

di silvio

Manifestazione in piazza questa mattina contro gli aumenti delle tariffe della mensa scolastica. Una cinquantina di mamme agguerrite si sono incontrate sotto il Comune per un sit in di protesta promosso dal consigliere del Pd Emanuele Di Silvio e dalla consigliera delle Pari Opportunità Michela Pauselli. E’ partita una raccolta di firme per chiedere in sei punti di riportare a 429 euro l’importo massimo invece di 810, e spostare il termine della presentazione del modello Isee a fine agosto.
Non piacciono le nuove regole. Per questo i fogli della petizione da oggi saranno in giro tra i rappresentanti dei genitori con l’obiettivo di far accogliere le istanze delle famiglie già tartassate dai balzelli. Mentre l’assessore alla Pubblica Istruzione che poi è il sindaco facente funzioni Andrea Di Palma è barricato nella sua stanza per le riunioni politiche vista la crisi nera, una nutrita delegazione rende viva la piazza, arrivano anche la capogruppo del Pd Patrizia Carusi con la consigliera Paola De Dominicis, c’è una rappresentanza del Movimento Cinque Stelle.

Le richieste – Di Silvio fa girare il foglio, Pauselli legge ad alta voce. Ecco le proposte sulle quali insistono i genitori: reimpostare la tariffa della mensa scolastica a 429 euro come massimo importo, prevedere per le fasce più deboli (fino cioè a 7.500 euro di reddito) la copertura totale del servizio da parte dei Servizi sociali, posticipare la data di presentazione del modello Isee dal 15 luglio al 31 agosto, prevedere l’obbligo di informare al momento dell’iscrizione a scuola in merito alle tariffe della mensa, impostare come riferimento per il calcolo della tariffa non solo l’Isee ma anche la dichiarazione dei redditi, e infine permettere il passaggio dal tempo pieno al tempo parziale.

I promotori – Sono tutti “punti che possono essere accolti dal Comune” per Di Silvio che evidenzia un aspetto, “è importante che vengano rassicurate le famiglie che hanno i bambini a scuola, il momento è già molto difficile. Spero poi che non ci siano strumentalizzazioni dal centrodestra”. Sorridente e cordiale Pauselli distribuisce le carte della petizione, “è un tema importante dal punto di vista sociale, da due anni sto nelle Pari Opportunità, c’è attenzione alle categorie svantaggiate ma quello che dobbiamo capire è che la forbice del disagio si sta allargando. Quindi è utile scendere in piazza e creare aggregazione, far confrontare le persone”.

Le mamme – Non intendono cedere, spiegano le ragioni della protesta Rosaria e Tania: “Intanto le tariffe sono state comunicate a maggio e non a inizio anno scolastico come dovrebbe essere. Chiediamo che le tariffe siano riviste, sono duplicate da 429 euro a 810 euro, è inaccettabile”.
geape.

 

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