Gea Petrini
«Il partito mantiene la linea, è meglio andare al voto». Le consultazioni con la coalizione sono terminate da poche ore, l’esito è quello previsto: elezioni archiviate. Per il segretario provinciale di Forza Italia Adriano Palozzi il quadro non sposta di una virgola la posizione del partito azzurro dove ormai però la spaccatura con molti consiglieri è ufficiale. Non saranno «cacciati», ma la distanza è stata segnata in un governo nel quale «Di Palma non potrà essere il podestà e per il quale valuteremo la partecipazione di Forza Italia».
Subito dopo la riunione allargata a dirigenti locali e regionali, la delegazione composta dal portabandiera cittadino Andrea Mazza e dal vice coordinatore provinciale Stefano Sassano (entrambi consiglieri) si è vista con gli alleati per verificare le condizioni dello scioglimento anticipato. Il primo incontro c’è stato con la civica Rubeis, Paolo Giammaria ha detto chiaro e tondo che l’unica opzione sono le dimissioni del sindaco, quindi nessuna. Per Ncd invece si può sciogliere solo con la coalizione unita e indicando già il nome del candidato sindaco. Terza tappa il Presidente Aldo Cerroni che martedì ha lasciato la maggioranza, mentre Fratelli d’Italia con Alessandro Messa è stata lapidaria: votare a giugno è un suicidio politico, la maggioranza ha le carte in regola per proseguire fino a febbraio su punti condivisi. «Le consultazioni sono andate come ci aspettavamo – commenta Mazza – le posizioni erano già emerse in riunione di maggioranza. E’ stato un passaggio doveroso richiesto dal partito romano.
E ho già comunicato a Palozzi quindi attendo a breve la convocazione della riunione conclusiva di Forza Italia. L’intento era di arrivare allo scioglimento coinvolgendo la coalizione». Per Sassano «le consultazioni sono servite a portare chiarezza in un quadro nebuloso. Ogni più compiuta valutazione politica potrà essere espressa dopo la riunione di Forza Italia». La data ancora non c’è, ma il segretario provinciale Palozzi chiarisce che il risultato negativo delle consultazioni non condurrà il partito su una diversa linea, insomma, Forza Italia resta per lo scioglimento. I guai adesso si aprono in casa, sei consiglieri sono infatti per andare avanti, tra questi il capogruppo Venturiello, la lady azzurra Marianna De Maio e il portabandiera Mazza, che in sostanza (a vederla così) diventano i nuovi dissidenti. «Per il partito è meglio andare al voto, saremo attenti adesso a vagliare le posizioni di ciascuno.
E’ chiaro che è emersa dalla consultazioni la volontà di proseguire, ed è legittimo, ma non possiamo non assumere noi una posizione. C’è un sindaco ai domiciliari – dice il consigliere regionale – per il quale nutriamo stima e affetto, ma è un sindaco che sta in un partito. L’autonomia dei consiglieri resta, non cacceremo nessuno. Ma non dobbiamo dimenticare che si vota nel 2017, perché per legge il vicesindaco non può essere al vertice per più di diciotto mesi. Premesso che io avrei votato subito per rispetto nei confronti dei cittadini, adesso vedremo la fase di questo eventuale nuovo governo. Sia chiaro che il vicesindaco non può pensare di essere il podestà come è accaduto fino ad oggi: Forza Italia andrà coinvolta – conclude Palozzi – la posizione dei consiglieri comunali è di andare avanti, Forza Italia farà le valutazioni a livello centrale di cui porterò a conoscenza i vertici nazionali del partito, e discuteremo del nostro ruolo in un eventuale governo».
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.