di Vincenzo Perrone
I controlli sugli edifici pubblici dopo gli eventi sismici sono al centro di un’interrogazione urgentissima della consigliera comunale di Forza Italia Arianna Plebani rivolta al sindaco Marco Benedetti.
Le verifiche da effettuare. “In data 24 agosto e 26 e 30 ottobre si sono verificati dei terremoti che hanno colpito vari comuni del centro Italia – dichiara Plebani – il sindaco Marco Benedetti e l’amministrazione di Mentana hanno comunicato che sono state fatte le verifiche opportune sugli edifici pubblici e che, a seguito dei suddetti controlli, hanno comunicato di aver messo in sicurezza vari edifici pubblici. Inoltre hanno revocato l’autorizzazione per un evento che si sarebbe dovuto svolgere la notte di Ognissanti”. Diversi a detta della consigliera comunale i controlli che si devono effettuare in queste circostanze. “Per contrastare i danni dovuti ad un terremoto – continua Plebani – è necessaria un’attività di prevenzione attraverso la classificazione sismica per individuare la pericolosità e la vulnerabilità dei suoli e degli edifici. L’articolo 2 comma 3 dell’Opcm 3247/2003 stabilisce che è obbligatorio effettuare verifiche da parte dei proprietari sia pubblici che privati degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile. E’ obbligatorio sottoporre gli edifici alla verifica di sicurezza sismica e alla vulnerabilità ai fini sismici che tenga conto della struttura dell’opera (fondazioni e copertura), della stabilità, degli elementi non strutturali (controsoffitti, impianti ecc.) e di inerenti specifici rischi non desumibili dalla modellazione di calcolo”.
La valutazione della sicurezza. Secondo Plebani non sono tuttavia sufficienti i controlli antisismici da effettuare sugli edifici, ma a questi va aggiunta la valutazione di sicurezza. “C’è un ulteriore imposizione normativa da ricordare (DM 14/01/2008) – sostiene la consigliera – che stabilisce di procedere alla valutazione della sicurezza non solo sismica. Questa valutazione va effettuata nei casi di riduzione evidente della capacità resistente e/o deformativa della struttura o di alcune sue parti, provati errori di progettazione o costruzione, cambio della destinazione d’uso della costruzione ed interventi non dichiaramente strutturali che, però, interagiscono anche in parte con elementi avente funzione strutturale”.
Fondi nazionali per la sicurezza. Nell’interrogazione Arianna Plebani pone l’accento su 495 milioni di euro messi a disposizione dalla finanziaria 2016 a favore di provincie e città metropolitane per intervenire nell’ambito della sicurezza degli edifici.
Proposte. L’interrogazione, quindi, chiede se sono stati effettuati i controlli opportuni di vulnerabilità sismica e della valutazione di sicurezza e se nel bilancio comunale sono previsti stanziamenti o richieste di finanziamento agli enti sovracomunali per intervenire sugli edifici pubblici. Plebani, infine, propone la creazione di una sorta di “carta d’identità” degli edifici comunali per garantire la prevenzione e la sicurezza degli stessi. “Come madre non ritengo che sporadici controlli dettati dall’allarmismo di questi giorni sia propedeutici alla sicurezza di noi cittadini e dei nostri figli – conclude la consigliera – come tecnico non ritengo valido un controllo testimoniato e documentato solo tramite una foto postata sui social network dal sindaco e come cittadina ritengo offensivo, specie per le vittime delle forti scosse dell’Italia centrale, postare tali foto”.
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