Si attenua il contagio a Monterotondo e a Mentana dove i numeri dei positivi in isolamento sul territorio comunale continuano a scendere, mentre a Fonte Nuova ancora non c’è un’inversione di tendenza. Nel frattempo, si discute dell’allestimento di un hub vaccinale nella città eretina, che potrebbe essere implementato prossimamente con l’arrivo di un quantitativo maggiore di dosi.
I numeri
Secondo il bollettino diffuso ieri dal sindaco Riccardo Varone, negli ultimi tre giorni a Monterotondo sono stati rilevati 29 nuovi casi a fronte di 43 persone dichiarate guarite. Il totale dei positivi cala a 124. Anche a Mentana nelle ultime 72 ore il numero dei positivi sul territorio comunale è sceso notevolmente: sono stati segnalati 13 casi di contagio e 31 guarigioni, i positivi in isolamento attualmente sono 77. A Fonte Nuova dalla fine di marzo è stata registrata una piccola risalita dei casi presenti sul territorio comunale, in particolare negli ultimi quattro giorni sono stati segnalati 38 nuovi contagi, nello stesso periodo le guarigioni sono state 24, nel complesso i positivi in isolamento tra Tor Lupara e Santa Lucia sono 159.
Hub vaccinale a Monterotondo, il chiarimento di Varone
Molti cittadini hanno sollecitato l’apertura di un ulteriore hub vaccinale sul territorio comunale di Monterotondo rispetto a quello di via Reatina a Mentana che già serve quest’area.
“È in quest’ottica che il 24 marzo e il 6 aprile ho scritto alla direzione generale della Asl e all’assessore regionale alla Sanità – ha dichiarato il sindaco Riccardo Varone – manifestando la disponibilità del nostro Comune ad ospitare un ulteriore punto vaccinale anti-Covid, indicando anche i siti e le strutture eventualmente disponibili, se questo fosse stato ritenuto utile e funzionale ad implementare la campagna vaccinale nel nostro territorio. Ho inoltrato le richieste pur nella consapevolezza che il punto centrale della questione non è il numero dei punti vaccinali ma piuttosto quello delle dosi di vaccino disponibile, che non dipende certo da noi, dalla Asl, dalla Regione e, in ultima analisi, nemmeno dal Governo”.
Al momento aprire un secondo hub vaccinale non sarebbe comunque d’aiuto.
“Ricordo anche che nel Lazio non c’è un’eccedenza di dosi di vaccino rispetto alla programmazione delle somministrazioni – ha aggiunto Varone –, dovuta a ritardi propri o a scarsa organizzazione, come purtroppo sta avvenendo in altri territori. Anzi: la regione sta gestendo il proprio piano vaccinale nel migliore dei modi, rivelandosi una autentica eccellenza come il parere degli esperti in tutta Italia non manca di riconoscere quotidianamente. Pertanto se anche raddoppiassimo i punti vaccinali la sostanza non cambierebbe perché, attualmente, non ci sarebbero dosi di vaccino tali da poter raddoppiare il numero delle vaccinazioni effettuate. Tuttavia, in vista di un auspicabile aumento delle forniture entro l’estate, non mancheremo certo di rappresentare nuovamente alla Asl e alla Regione la nostra disponibilità a collaborare per aumentare contestualmente il numero delle vaccinazioni, nelle forme che verranno individuate, anche attraverso convenzioni e collaborazioni con altri soggetti pubblici o privati, proponendo l’attivazione di hub vaccinali specifici come ad esempio quello sui luoghi di lavoro, sulla base delle linee guida in via di definizione da parte del Ministero della Salute”.