Home Cronaca Concorso di poesia “Padre Raffaele Melis” a rischio, pochi fondi: “Cerchiamo un mecenate”

Concorso di poesia “Padre Raffaele Melis” a rischio, pochi fondi: “Cerchiamo un mecenate”

Concorso di poesia “Padre Raffaele Melis” a rischio, pochi fondi: “Cerchiamo un mecenate”

“E’ un momento di rammarico e di sconforto, ma dopo trentadue anni di successo, mi vedo costretto a ridimensionare il Concorso Nazionale Letterario di Poesia “Padre Raffaele Melis o.m.v.”, manifestazione culturale riservata agli adulti, sette sezioni, ed ai ragazzi, tre sezioni, con oltre cinquantamila partecipanti in trentadue anni di vita”. A scriverlo, in una lettera inviata al giornale, Domenico Di Lella. “L’unico contributo di € 2.500,00 – proveniente, solo da circa dieci anni, da un sponsor collaboratore, verrà meno in futuro per il premio, che ogni anno costa al sottoscritto € 9500,00 – la differenza resta a carico del presidente dell’associazione culturale “Padre Raffaele Melis” di Fonte Nuova – Roma. Mi consola solo l’amore per la poesia da oltre sessant’anni e dall’avere constatato l’aumento dei ragazzi partecipanti, quest’anno trentaduesima edizione, hanno aderito oltre mille ragazzi da più parti d’Italia. Le istituzioni non hanno mai partecipato con contributi finanziari, sempre tutti a carico del sottoscritto, che oggi, essendo pensionato , non può più permettersi una spesa annuale di circa € 9.500,00. Così sono costretto a ridimensionare il concorso e limitarlo ai giovani fino a diciotto anni, che hanno mostrato, al contrario della grande diffusione del mondo digitale, grande sensazione e fantasia con sentimenti sinceri nei versi, veramente apprezzabili e, direi, anche di valore. Constato che ci sono grandi sponsor per molte manifestazioni, quali ad esempio il “Premio Roma”, ecc., e restauri di opere d’arte, e non si riesce a trovare un “mecenate” per il concorso di poesia “Padre Melis”. E’ vero che la poesia è l’arte più povera, non da grossi lustri, ma come si fa se nessuno si impegna a darle una mano. Perciò mi rivolgo ai “Veri Mecenati” affinchè mi aiutino a mantenere vivo il Premio “Padre Melis”. Grazie per quanto chi potrà farà – conclude – altrimenti l’unica manifestazione veramente indipendente potrebbe cessare di vivere. Un grazie rivolgo a tutti i poeti adulti, e sono tanti, che hanno fatto sentire il dissenso e l’incoraggiamento a continuare da tutte le parti d’Italia, dalla Liguria alla Sicilia passando per il centro ed il sud, ed a tutti coloro fedeli alle trentadue edizioni scorse, tra i quali il grande poeta Armando Giorgi di oltre novant’anni, che tuttora riscuote successi in tutta Italia, e vincitore di oltre mille primi premi per non parlare dei piazzamenti”.

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