Home Interviste Comune a rischio crack, Mazza: “La colpa non è nostra, i 5 milioni di debiti per cose utili”. E scatta il veto su Sassano sindaco

Comune a rischio crack, Mazza: “La colpa non è nostra, i 5 milioni di debiti per cose utili”. E scatta il veto su Sassano sindaco

Comune a rischio crack, Mazza: “La colpa non è nostra, i 5 milioni di debiti per cose utili”. E scatta il veto su Sassano sindaco

di Gea Petrini

Con il Comune a rischio crack finanziario, la domanda va posta. D’altronde ci sono 17 milioni di debiti, il buco dei conti sul quale ancora lavora il commissario prefettizio è l’incubo che tiene inchiodata la città. E Silvia Mazza non si sottrae. Consigliera comunale uscente della lista civica Rubeis, eletta con 550 voti (appena 12 sotto Paolo Giammaria), figlia dell’ex assessore al Bilancio Adriano, è distante dalle liturgie della vecchia politica, sarà l’età, il profilo personale, così tira fuori la sua verità. Respinge ogni responsabilità sul disastro, perché tolti i 12 milioni che il Comune deve pagare per la sentenza sulla rivalutazione degli espropri dei terreni del Pip2, gli altri 5 dei vari settori sono stati fatti “per cose utili”. E con la stessa schiettezza, aspettando per carità sempre l’uscita di Rubeis, pone il veto su Stefano Sassano candidato sindaco.

Quadro politico ancora molto confuso, si è riunito però il tavolo del centrodestra: la prima volta dopo lo scioglimento. C’erano i partiti, come lista civica Rubeis che idea si è fatta?
Sto valutando da fuori, era una riunione dei partiti quindi si capisce che non siamo stati invitati.

E’ ancora corretto dire che lei è esponente della lista civica Rubeis? Esiste la lista?
Sì è corretto.

Dopo quella riunione, il capogruppo uscente di Forza Italia Venturiello ha chiarito che vi vuole a quel tavolo. Siete disponibili al confronto?
Siamo aperti al dialogo, non metto paletti, però dobbiamo capire con chi ci sediamo al tavolo.

Si spieghi meglio, non tutti gli interlocutori del centrodestra vanno bene?
Terrò in considerazione che ci sono coloro che hanno determinato lo scioglimento anticipato del consiglio.

La presenza in questo caso di Stefano Sassano è un ostacolo quindi?
Ostacolo magari è una parola forte, ma una riflessione va fatta.

State aspettando che esca l’ex sindaco Rubeis dai domiciliari per capire come muovervi? Crede sia ancora determinante nelle dinamiche politiche?
Probabilmente qualche influenza ce l’ha ancora sulla politica di Guidonia Montecelio. Io lo ascolterò. E qualche consiglio me lo farò dare. Mi auguro di poterci parlare presto.

La strada migliore è ricostruire una coalizione unita?
Sì io ne sono convinta. Andare da soli, ognuno per conto proprio, vuol dire solo tentare di assicurarsi un posto in consiglio candidandosi sindaco di una lista. Il rischio è la totale frammentazione. Auspico una coalizione che abbia alla base spirito collaborativo.

Devo porle una domanda, girano molte indiscrezioni. Lei esclude un avvicinamento al centrosinistra?
Immagino perché girino queste indiscrezioni.

No guardi la vita privata non c’entra niente. Quindi esclude di andare con il centrosinistra?
Non lo so, ma rimango una persona che è stata attiva nel centrodestra e nel governo cittadino. Non credo, ma tutto può succedere.

A proposito del governo cittadino, sono arrivati i commissari e hanno trovato il disastro. Circa 17 milioni di debito, 20 di tasse non recuperate. Ancora non si approva il Bilancio. Come si affronta questa responsabilità politica?
Io non me la sento, ho fatto il possibile fino all’ultimo per salvare il governo e non portare la città a un anno di commissariamento.

Parlavo delle responsabilità rispetto al disastro dei conti.
La situazione economica è peggiorata, la responsabilità non è nostra ma della sentenza sui terreni del Pip2 che costituisce la fetta più grande di quei 17 milioni. Quella ha affondato totalmente i conti e sarebbe potuta arrivare a noi o tra un anno alla prossima amministrazione.

E il resto dei debiti, circa 5 milioni?
Quei debiti fuori Bilancio sono per cose utili, in settori delicati e importanti, per garantire ai cittadini i servizi, penso a quelli delle Politiche Sociali.

Si ricandiderà in consiglio?
Non lo so, in questi due anni ho messo il lavoro da parte ed è stato faticoso. Ora mi dedico alla mia professione, poi vedremo. E’ presto per deciderlo.

Senta ha detto, se c’è chi ha sciolto il consiglio, rifletterò se sedermi al tavolo del centrodestra. Quindi dal suo punto di vista è da escludere che Sassano possa essere il candidato sindaco di coalizione?
Certo. Io preferirei non fosse lui.

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