La corsa sfrenata al digitale, le aziende che hanno chiuso, le botteghe che rinascono, la “speranza di una ripresa reale” per il commercio di Guidonia Montecelio. Un anno di covid, di emergenza, di troppi stop and go, di sfiducia, rassegnazione, tenacia, combattività, inventiva. Un anno che ha colpito ma non ha piegato le realtà economiche della terza città del Lazio anche grazie alla loro capacità di fare rete. Lo racconta con passione e competenza Valentina La Cecilia, esperta di marketing digitale titolare di Aneda Consulting, promotrice del Guidonia Shopping District: il portale che dal 2018 mette insieme in uno stesso spazio online negozi, aziende, professionisti, associazioni. Il distretto dello shopping, con quasi 200 aderenti, è nato per favorire le realtà locali rendendole visibili sul web abbattendo le distanze fisiche dei quartieri, spingendo la promozione online da un unico portale che unisce quindi Guidonia Montecelio a partire dai volti e dalle voci della sua economia.
Il covid è stato un uragano imprevisto che ha lasciato storditi nelle prime settimane di incredulità. “A marzo del 2020 in città le aziende erano spaventate dal blocco, c’era il terrore del covid – racconta Valentina La Cecilia – ma ancora non c’era consapevolezza delle conseguenze. In molti pensavano di iniziare in uno schiocco di dita la presenza in digitale. Ci sono state tante richieste di potenziamento per valutare nuovi canali di vendita da parte di chi era già online, ma tanti altri si sono fatti avanti scoprendo, in quelle settimane di fermo totale, le potenzialità dei social anche per il commercio. Così il marketing online è stato rivalutato”.
Poi con l’arrivo dell’estate c’è stata l’illusione di un ritorno alla normalità che invece non è mai arrivata e il peggio, a sentire il report di Valentina, è giunto dopo. “La vera crisi c’è stata dall’autunno in poi, Guidonia Montecelio è stata tanto penalizzata. Si è alzato un vero grido di dolore dalle realtà commerciali della zona, non parlo solo di quelle che fanno parte del Guidonia Shopping District ma anche del centro commerciale Tiburtino. I commercianti hanno dovuto subire l’incoerenza e l’indecisione del Governo, e questo ha creato molto scontento”. Di fronte all’instabilità, la svolta digitale è sembrata comunque un appiglio, “a livello generale in tanti si sono buttati sui social, sono cominciati ad apparire così tanti contenuti che non si sapeva più dove guardare e questo anche a discapito della qualità della presenza e del messaggio”.
Sul fronte locale “tante aziende storiche non erano preparate al digitale così hanno dovuto recuperare in fretta”. Dall’osservatorio del Guidonia Shopping District l’esperienza del digitale accelerata dalla pandemia ha avuto degli effetti. “C’è stato sicuramente un riscontro positivo per le aziende che avevano un approccio consapevole e hanno saputo sfruttare l’opportunità senza farsi prendere dal momento di panico. Queste attività hanno messo in campo una vera strategia di marketing online indagando quindi sulle nuove esigenze nate tra i cittadini di Guidonia. Allora hanno saputo rispondere in modo efficace in termini di prodotti e servizi. Sono aziende che si stanno mettendo in gioco per la città”.
Con la campagna vaccinale in corso, e le riaperture in vista anche se sempre con le restrizioni, si affaccia un periodo complesso. “Le riapertura sarà un’altra prova dura perché non ci sarà possibilità per molti di reinvestire in promozione”. Il Guidonia Shopping District sta facendo la sua parte abbattendo le spese per i membri: l’adesione al portale e ai servizi relativi costa adesso 50 euro l’anno. “È solo praticamente per coprire i costi vivi, noi vogliamo renderci promotori di una rete che possa aiutare le attività locali che combattono con questa crisi, ci sono aziende che hanno chiuso, altre che stanno svendendo, alcune avevano in previsione di chiudere magari tra due anni e hanno anticipato, e tutte hanno poi il problema degli affitti”.
Le attività più penalizzate dalla pandemia, spiega Valentina, sono state quelle sportive, oltre alla ristorazione, mentre le piccole botteghe hanno potuto rialzare la testa grazie alle persone che hanno riscoperto il valore del negozio sotto casa rispetto alla grande distribuzione. “Guardando ai prossimi mesi mi aspetto che le aziende possano consolidarsi, riprendendo la loro piena autonomia, non devono demoralizzarsi adesso, la ripresa è difficile perché rappresenta un altro cambiamento. Spero che a Guidonia Montecelio l’amministrazione comunale rivaluti il Piano del commercio e che vengano trovati spazi per l’attività sportiva che resta una delle principali occasioni di aggregazione. Noi come Guidonia Shopping District continueremo a fare campagne promozionali per le attività locali, impegnandoci a mettere in rete ancora più aziende per la crescita del commercio e la rivalutazione del territorio. Mi auguro si riesca a creare una forte sinergia tra imprese, commercianti e quartieri – conclude Valentina La Cecilia – per valorizzare aziende storiche e professionisti”.