L’11 gennaio scorso gli agenti del pool specializzato nella violenza di genere e minori del commissariato i Tivoli, coordinati dal “Gruppo uno” della procura, hanno dato esecuzione alla misura cautelare di divieto di avvicinamento nei confronti di un 58enne di Roma gravemente indiziato di gravi atti persecutori nei confronti di una collega di lavoro.
L’indagato, con condotte reiterate e comportamenti vessatori, aveva minacciato e molestato sessualmente la donna in modo tale da cagionarle un perdurante e grave stato di ansia e paura unito al timore per la propria incolumità, sino a costringerla a modificare le proprie abitudini di vita. La vittima, inizialmente, aveva denunciato le proprie sofferenze al responsabile di una nota catena di supermercati dove lei e l’indagato erano impiegati, ma invece di ricevere supporto era stata trasferita in un’altra filiale e, in un secondo momento, licenziata.
Nemmeno i richiami disciplinari dell’azienda e, anche nel suo caso, il trasferimento ad altra sede sono bastati all’indagato quale monito per dissuaderlo dagli intenti persecutori. Al contrario l’uomo ha perseverato ossessivamente in uno stillicidio di molestie telefoniche, gravi minacce e reiterati appostamenti nei luoghi abitualmente frequentati dalla vittima, sino ad arrivare a danneggiarle l’autovettura. La procura di Tivoli, pertanto, ha disposto un approfondimento investigativo delegando l’attività agli agenti del pool specializzato nella violenza di genere del commissariato di di Tivoli. Le indagini hanno permesso di constatare la gravissima condizione in cui la donna versava da tempo, tanto che, una volta raccolte le testimonianze ed i numerosi riscontri alle dichiarazioni apprese dalla vittima, il gip del tribunale di Tivoli ha emesso nei confronti dell’indagato un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa con l’applicazione del dispositivo elettronico di controllo.
Marito violento in carcere
Nell’ambito di un’altra attività di indagine, il 14 gennaio, lo stesso pool specializzato nella violenza di genere e minori ha dato esecuzione alla misura cautelare personale nei confronti di un 53enne di Guidonia Montecelio, gravemente indiziato di pesanti maltrattamenti familiari nei confronti della convivente di anni 58, acuiti dallo smodato uso di sostanze stupefacenti. L’indagato maltrattava quotidianamente la sua compagna, sottoponendola a continue aggressioni fisiche e morali, instaurando un sistema di vita familiare doloroso e avvilente e provocando nella vittima un grave stato di assoggettamento e paura. Anche in questo caso gli approfondimenti investigativi hanno permesso di raccogliere gravi e circostanziati indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo che, in un’occasione, si era persino introdotto dalla finestra nell’abitazione della vittima dopo che la donna aveva interrotto quell’insana relazione e, agendo con efferata violenza, l’aveva rapinata della somma di 400 euro e di una carta di credito.
Quanto raccolto nel corso delle indagini ha consentito al gip del tribunale di Tivoli, su richiesta della procura, di emettere nei confronti dell’indagato un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa con l’applicazione del braccialetto elettronico. Nonostante la misura coercitiva appena notificata,
l’uomo ha tuttavia reiterato le condotte vessatorie tempestando la vittima con telefonate minacciose, tanto che il giudice, non ritenendo più adeguata la misura applicata, ha sostituito il divieto di avvicinamento con la custodia cautelare in carcere.