Colleferro e Carpineto zona rossa. “Momento drammatico”

Due Comuni della provincia di Roma sono zona rossa: Colleferro e Carpineto. Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato sabato l’ordinanza per istituire la zona rossa nei Comuni di Colleferro e Carpineto Romano a causa della forte incidenza e presenza della variante inglese. Per ciascuno dei Comuni si applicano le misure più restrittive di cui all’art. 3 del DPCM 14 gennaio 2021. Le disposizioni valgono per 14 giorni.

La reazione del sindaco di Carpineto: “Momento drammatico”

Sono le 21 e 43 di sabato sera quando il sindaco di Carpineto Stefano Cacciotti scrive un lungo messaggio sulla sua pagina Facebook per comunicare alla cittadinanza la svolta dura che riguarda le restrizioni.
“È stata una giornata campale, iniziata promuovendo le eccellenze del nostro territorio in televisione e terminata con l’ordinanza del Presidente Zingaretti che ha dichiarato Carpineto zona rossa.
Nella riunione, terminata poco fa, con il Sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna, abbiamo convenuto sull’opportunità di chiudere le scuole dei nostri territori (contrariamente a quanto stabilito dall’ordinanza regionale) e chiesto al Direttore Generale della Asl Roma 5 di avallarla, cosa che ha fatto prontamente. Abbiamo chiesto altresì alla Prefettura un rafforzamento dei presidi delle forze dell’ordine nei prossimi giorni, e anche in questo caso abbiamo ricevuto immediato riscontro. È un momento drammatico per la nostra comunità e prima di ogni cosa voglio manifestare la mia vicinanza alle famiglie che stanno combattendo contro questo terribile virus: conosco la loro sofferenza ed è soprattutto per loro che lavoro e combatto ogni santo giorno.
Sono dispiaciuto anche per tutte le attività commerciali che da questa inaspettata chiusura hanno subito un ulteriore duro colpo: per loro chiederemo alla Regione Lazio di prevedere degli adeguati ristori.
In ogni caso la prossima settimana sarà cruciale: dobbiamo attendere pazientemente l’evoluzione della variante inglese del virus all’interno della nostra comunità e sperare che per le altre persone interessate venga scongiurata. La zona rossa finisce, la sofferenza che il Covid provoca alle persone invece lascia cicatrici profonde.
La verità è che ci troviamo di fronte a una tragedia senza precedenti e noi sindaci siamo stati chiamati, nostro malgrado, ad amministrare nel momento più duro e a volte la prevenzione non basta per frenare l’avanzata del Covid.
Nel frattempo vi invito ad avere fiducia nel lavoro delle Istituzioni che lavorano senza sosta e ad osservare scrupolosamente l’ordinanza di oggi. So bene che la nostra comunità è stata chiamata a un’altra grande prova di resistenza, ma vedrete che ne usciremo anche stavolta!”.
 

Pierluigi Sanna a Colleferro: “Nessuno sarà lasciato solo”

“Sono stati due giorni difficili per Colleferro, dopo 12 mesi difficili, probabilmente i più difficili dalla fine della guerra. C’è preoccupazione per questa “variante inglese” che non conosciamo ancora bene quanto il Covid-19 col quale abbiamo iniziato da tempo a convivere.C’è stanchezza e sfiducia per il lungo periodo durante il quale ci è stato chiesto ininterrottamente di fare grandi sacrifici. C’è rabbia e senso di impotenza a causa di restrizioni che sembrano o troppo gravose o troppo blande a seconda dei punti di vista e del ruolo che ogni cittadino ha all’interno della comunità.C’è disperazione a causa della malattia che tanti cari ci ha già strappato e della crisi economica che si genera dalle restrizioni e che mette in ginocchio, in alcuni casi, categorie importanti della nostra città e della comunità sorella di Carpineto Romano alla quale va il mio “abbraccio figurato”.In queste ore abbiamo lavorato in continuazione con Asl, Regione, Prefettura, forze dell’ordine, associazioni di volontariato. Ho ricevuto molti messaggi di solidarietà, molte critiche e qualche insulto ma so che ci sta, capisco l’amarezza e la stizza del momento. Ai preoccupati voglio dire che il sindaco c’è, l’amministrazione c’è, la Asl c’è e nessuno di noi mollerà di un millimetro perché la vita umana e la salute dei cittadini vengono prima di tutto.Agli sfiduciati voglio chiedere fiducia, io sono solo un esecutore di ordini che provengono dagli enti preposti ma mi impegno al massimo affinché i sacrifici imposti possano portare tutti noi “a riveder le stelle” della bellezza della vita normale. Agli arrabbiati chiedo pace e comprensione; chiedo scusa se le decisioni sembrano troppo dure, chiedo scusa se le decisioni sembrano troppo blande ma chi sta sul pinnacolo ha il dovere di prendere delle decisioni, ben sapendo che scontenterà qualcuno; sarebbe grave non decidere e non preoccuparsi per il bene della comunità. A chi è disperato chiedo di tenere i nervi saldi: il dolore e l’angoscia per la malattia sono sterminati ma abbiamo il dovere di non perdere la lucidità per non finire tutti nel burrone; la Asl mi ha assicurato che da domani verranno tamponati 5000 studenti di ogni ordine e grado di tutte le scuole di Colleferro e che verrà aumentato il numero delle dosi di vaccino a disposizione. La crisi economica generata dalle restrizioni è forte ma reagiremo assieme! Come comune stanzieremo 180 mila euro per le imprese con fondi di bilancio comunale che abbiamo messo da parte per anni ( per garantire il vecchio debito con Banca Marche) ed altrettanti fondi saranno messi a disposizione per buoni spesa e buoni farmaci. In più ho già chiesto alla Regione un ulteriore impegno economico come ristoro per Colleferro e Carpineto nei settori maggiormente danneggiati dalle misure. Ringrazio tutto il personale sanitario, le forze dell’ordine, i volontari, i dipendenti comunali e la mia segreteria, tutte le forze politiche ed istituzionali per il lavoro incessante che stiamo portando avanti senza sosta da 48 ore e che proseguirà nei prossimi giorni. Noi ci siamo, non saremo perfetti ma ci siamo. La nostra buona volontà ed il nostro impegno spero possano giustificare qualche imperfezione che purtroppo in un momento come questo ci può stare. La nostra non è una poltrona ma una sedia che scotta. Nessuno sarà lasciato solo, e non è retorica. Dimenticavo… non siamo degli appestati!”.