Home città Guidonia Cocchiarella uomo dei record: gettoni, commissioni e l’ascesa del consigliere da 97 voti

Cocchiarella uomo dei record: gettoni, commissioni e l’ascesa del consigliere da 97 voti

Cocchiarella uomo dei record: gettoni, commissioni e l’ascesa del consigliere da 97 voti

“Demagogia”, ha tuonato nell’aula consiliare, la stessa che tra ventiquattro ore sarà intitolata a Peppino Impastato, guardando negli occhi Giovanna Ammaturo, dall’altra parte, che insieme ai colleghi di opposizione chiedeva il taglio dei costi della politica. Ridurre i gettoni delle commissioni e devolvere il risparmio a cause giuste per la città. Un terreno carissimo ai cinque stelle, strumentale quanto basta, sonoramente bocciato però dai pentastellati di Guidonia Montecelio. E’ stato il primo ad alzarsi, per dire no, Alessandro Cocchiarella, uomo forte della maggioranza tutta gialla, “l’altro capogruppo” come lo appellano senza affetto alcuni detrattori interni, ingestibile anche per Giuliano Santoboni che al di là della faccia d’angelo (senza riferimenti alla cronaca) è uno che il carattere davvero ce l’ha. Cocchiarella Checchi è il duo di riferimento, non solo nella sacra urbanistica, il consigliere entrato con appena 97 voti, che un tempo non sarebbero bastati neanche per la circoscrizione, lontano anni luce dai quasi 700 del numero uno Santoboni, è ormai elemento dal quale non si può fare più a meno, lo dicono negli uffici, lo sussurra qualche collega, è onnipresente in quasi tutti i settori.

Parabole ascendenti. Non c’è solo il controcanto in aula, gli interventi a raffica, è la vita quotidiana a raccontare l’ascesa del pentastellato da 97 voti, cresciuto a pane e ambientalismo, con i maglioni eccentrici (ma abituati alle giacche senape di Rubeis nulla turba gli osservatori), un protagonismo vero a scorrergli nelle vene, lo narrano anche i numeri, quelli dei gettoni e delle commissioni. E’ un record man, Cocchiarella, a febbraio del 2018 – recitano le carte del Comune – oltre ai tre consigli comunali convocati dal presidente Angelo Mortellaro, il consigliere è stato presente a ben 26 commissioni. Non è un fatto di soldi e moneta sonante, perché il tetto massimo liquidabile resta sempre 929 euro, gli stessi che riceverà, per dirne uno, Stefano Bufalieri con 16 commissioni. E’ un elemento di presenza assidua, di abnegazione al compito. Lo incontri a piedi, Cocchiarella, spesso in bicicletta intento a solcare le strade di Guidonia come fossero il mare aperto.

Febbraio e marzo. I più presenti in assoluto nel mese di febbraio sono Cocchiarella appunto e la collega Loredana Terzulli. Ma in fascia alta che costa cioè sempre 929 euro anche se con meno commissioni ci sono Alessandro Toro, Laura Santoni, Giuliano Santoboni, Matteo Castorino, Stefano Bufalieri, Antonino Briganti, Laura Alessadrini, tutti cinque stelle, poi il civico Mario Proietti, i democratici Mario Lomuscio, Simone Guglielmo. La meno presente in assoluto, Arianna Cacioni di FdI che segna quota zero ormai quasi tutti i mesi, tanto che si sussurra di un possibile cambio della guardia, con le sue dimissioni e l’ingresso a settembre di Alessandro Messa. A marzo l’antifona è più o meno identica, Cocchiarella sempre da record presente a 29 commissioni, (battuto solo da Terzulli con 30), “ma è come se fosse presidente di quattro commissioni ormai” dice sconfortato un consigliere con la prima canicola di giugno.
Gea Petrini

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