Con 2052 studenti il Polo Liceale e Tecnico di Guidonia Montecelio si conferma la secondaria più grande della Regione. Incontriamo il “vulcanico” (secondo il giudice Gian Carlo Caselli) preside Eusebio Ciccotti che ha portato una scuola da ottocento allievi a oltre duemila. Creando un Polo con otto corsi di studio, quattro liceali e quattro tecnici.
Preside, siamo al terzo anno consecutivo per il Liceo Musicale. Leggendo però i dati, a fronte di un costante aumento degli indirizzi liceali, mi pare vi sia una flessione del Polo Tecnico. Come mai?
Ad una rapida osservazione esterna si ha questa impressione ma analizzando i dati da vicino non abbiamo un “insuccesso” del Polo Tecnico. Vengono confermate tre classi prime, come nell’anno 2021: ossia un corso AFM (ex ragioneria), un corso Turistico quinquennale e un Turistico quadriennale o all’europea. Con dispiacere non siamo riusciti a formare la prima classe del CAT (ex Geometri), come accade da tre anni. Purtroppo questo indirizzo è in calo a livello nazionale e si riesce a formare, con difficoltà, solo una classe mettendo insieme gli studenti di Guidonia e Tivoli.
Invece per i licei continua una sorta di “arrembaggio”?
Sì, i ragazzi della terza media pare preferiscano gli indirizzi liceali. Il più richiesto è il liceo scientifico, attualmente abbiamo sette classi. Segue il liceo linguistico con cinque classi. Il liceo delle scienze umane con tre classi. E una classe di liceo musicale (ma in questo caso per normativa possiamo ospitare solo una classe).
È meglio il liceo quindi?
Difficile rispondere. Dopo dodici anni di presidenza, vedendo i risultati anno dopo anno, debbo dire che alcuni ragazzi e ragazzi scelgono il liceo non rendendosi conto che questo tipo di indirizzo chiede, oltre a una particolare disposizione agli studi teorici, molto impegno pomeridiano. Inoltre, in alcuni casi, i voti troppo generosi delle medie che si “restringono” alle superiori generano una certa delusione. Diciamo che alcuni, due o tre ragazzi in ogni classe di primo anno, hanno scelto il liceo perché i genitori, a mio avviso, hanno sopravvalutato i propri figli. Debbo dire che per molti, soprattutto immigrati, il liceo è visto come riscatto sociale: quasi tutti vogliono un figlio medico. Poi hanno quattro in matematica e tre in fisica al primo anno e la colpa è dell’insegnante perché “alle medie aveva dieci”.
Lei rivaluterebbe gli indirizzi tecnici e professionali?
Certamente! I genitori debbono avere fiducia negli indirizzi tecnici e professionali. A cosa serve, dico io, arrivare al diploma liceale con 60, essere “rimandato” tutti gli anni, quando posso raggiungere 80 o 90 in un istituto tecnico o professionale? Ad esempio il Tecnico Turistico “alla europea”, quello di quattro anni, presente all’ex Pisano, unico nella provincia di Roma, è un ottimo percorso.
Che ci dice del nuovo indirizzo musicale?
Un indirizzo liceale che promette. Siamo orgogliosi. Avere un Liceo Musicale nella valle dell’Aniene è un sogno che si realizza. Anche quest’anno si sono iscritti degli autentici talenti. Tra questi anche figli d’arte che hanno scelto Guidonia Montecelio potendo frequentare licei di Roma. Tra qualche anno sentirete parlare di giovani artisti diplomati al liceo musicale di Guidonia Montecelio! Un liceo, il musicale, che arricchisce tutta l’area ad est e a nord est di Roma e provincia. Abbiamo anche allievi che provengono da Frascati e da Roma centro.
So che diverse famiglie hanno sottoscritto una petizione per il liceo sportivo… ma niente.
Sì, più di sessanta persone con tanto di firma e numero di documento. Le ho raccolte una per una. Le ho inviate con tanto di motivazione articolata e documentata a tutti gli uffici, amministrativi e politici. Niente.
Mi ha portato al tema della politica. Cosa dovrebbe fare, secondo lei, il futuro sindaco di Guidonia Montecelio per promuovere formazione e cultura nel nostro territorio?
Ascoltare gli insegnanti di tutte le scuole del territorio. Indire, appena eletto, una convention degli educatori-formatori-docenti del territorio. Mettere su un albo di tutti gli studiosi, i ricercatori e gli artisti qualificati del territorio. Creare una graduatoria per titoli veri, non farlocchi. Non finanziare a pioggia le proposte culturali solo per “ripagare” chi “mi ha portato” 500 voti, chi 300, chi 180. Sostenere solo proposte serie. Istituire il liceo classico a Guidonia Montecelio. Creare, come suggerisco da anni, un Dipartimento universitario dei Beni Culturali e del Turismo nel territorio, insieme a Tivoli. Trasformare Guidonia in una cittadella universitaria, sul modello di Urbino o Cassino. Sviluppare tale vocazione anche sul versante turistico-culturale con micro-musei (tipo il “Lanciani” di Montecelio), eventi estivi, arene cinema e musicali, corsi di studio sulla cucina locale, la moda tradizionale, ecc. Corsi e seminari sulle risorse del territorio, sia naturali che trasformate nelle diverse filiere; l’agricoltura biologica delle nostre colline. Conoscere e usare le acque curative (Terme di Roma). E poi, micro hotel, pensioni, bed & breakfast: insomma portare a dormire e a visitare questa ricca area di città antiche e novecentesche, borghi storici (Tivoli-Guidonia- Montecelio- S. Angelo – Palombara- Morricone – Marcellina) e parchi naturali, almeno cinquantamila turisti l’anno. Tra poco, pare, avremo, dopo lunga attesa, l’ospedale e il doppio binario (evviva! grazie alla Regione). Buon lavoro ai futuri amministratori. Ma non mi freghino le idee, da mettere nei loro programmi, senza citare la fonte.