Ciccotti apre la scuola di notte: tutti al cinema

In undici anni di presidenza ha rivoluzionato l’ex Liceo “Ettore Majorana” di Guidonia Montecelio. Da 800 studenti lo ha portato ad oltre 2000, facendo di una piccola scuola di provincia uno dei poli liceali e tecnici più importanti del Paese, conosciuto da tutti i rettori delle università del Lazio, e non solo. Ha messo d’accordo docenti dell’ex Liceo Majorana, dell’ex Pisano, dell’ex succursale Isabella d’Este di Tivoli sezione staccata di Guidonia, creando una “piccola università delle superiori”. Sì perché il Polo Liceale e Tecnico “annovera ben otto indirizzi”. Ha creato il Liceo linguistico (2013) “contro alcuni politici e funzionari senza una visione della formazione sul territorio”. A seguire il Liceo Scienze Umane (2014); successivamente la fusione “voluta dai prof”, del declinante Tecnico Pisano (2015), che si è felicemente ripreso anche grazie a un nuovo indirizzo, il Turistico Quadriennale “alla europea”. Infine, dal 2020-2021, “facendo leva sulla mia testardaggine” ecco il Liceo Musicale, “contro molti, nell’area tiburtina, che non lo volevano perché Guidonia Montecelio non ha una tradizione musicale!”. In altre parole “ci davano degli analfabeti musicali. Difesi, però, vista la richiesta alla unanimità di 204 professori, dal’ USR Lazio (Miur), dal Conservatorio di Santa Cecilia e, va detto per rispetto della verità, dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, e dal deputato Sebastiano Cubeddu”.

Preside Ciccotti, come se non bastasse, lei gestisce anche l’Istituto Comprensivo di Montecelio-Sant’Angelo Romano… come fa?

Sì, sono anche il preside dei bambini dall’infanzia alla primaria, e poi dei ragazzi della secondaria di primo grado, sia a Montecelio che a Sant’Angelo. Due splendide scuole, di due spettacolari borghi, fuse insieme dal punto di vista scolastico e amministrativo. Quando mi fu affidato questa scuola su due colli non me la sono sentita di rifiutare, visto che sono del territorio. Va detto che ci sono delle efficienti “vicepresidi” e dei referenti di plesso che mi aiutano molto. E poi altre figure indispensabili di docenti collaboratori. Ricevo tanto affetto dai bambini e dagli studenti.

Rumors dicono di genitori che a settembre la aspettano come preside in alcune scuole del territorio rimaste senza dirigente per via dei pensionamenti di suoi colleghi…

Mi è stata rivolta questa domanda da alcune persone incontrate in strada e al bar, sono rimasto sorpreso…Ovviamente non è vero. Ringrazio le famiglie per la stima… ma siamo nella fantascuola. Sono in arrivo i presidi che hanno passato l’ultimo concorso. È legalmente impossibile che un dirigente abbia in affidamento due scuole di grandi dimensioni.

Torniamo al superiore “Majorana-Pisano”. Biblioteca aperta fino a mezzanotte prima della pandemia, corsi di lingue al pomeriggio, corsi di arte, corsi di regia e montaggio, corsi di fotografia, attività sportive di pomeriggio, per non dimenticare i concerti…

È vero che elencate così sono molte attività ma va detto che su una popolazione di oltre 2000 studenti solo 200, in una settimana, tornano o si fermano il pomeriggio a scuola. Molti ragazzi hanno, giustamente, i loro impegni sportivi semiprofessionali e altre attività. Quando arrivai, undici anni fa, si fermavano venti-trenta ragazzi a settimana. Avendo vissuto per breve tempo, per motivi di ricerca universitaria in USA, UK e Belgio, prima di fare il preside, osservai con attenzione la vita del college. Quando il Ministero mi affidò Guidonia iniziai a dare una impostazione diversa, appunto “da college”. Ossia offrire molte attività e corsi pomeridiani e tenere la struttura aperta sino alle 18.00. In alcuni casi di sera. Naturalmente ci vogliono anni. Riforme e mezzi. Cambiare le abitudini culturali non è semplice. Ma qualcosa possiamo fare sin da ora, con la collaborazione delle famiglie e degli enti locali- Abbiamo solo gettato un seme…

Ora apre la scuola d’estate con il cinema. Non le pare di mettere troppa carne al fuoco?  

La Scuola d’estate è un progetto ministeriale. Stando alle prime proposte, come apparivano dalle dichiarazioni riportate sulla stampa, il progetto non incantò i docenti e gli allievi. Fare lezione a fine giugno e luglio, con temperature alte, in classe, senza condizionatori, era parsa una idea realizzabile solo in scuola attrezzate. E, comunque, va detto che molti studenti, appena chiusa la scuola, fuggono in vacanza dai nonni. O nei paesi di provenienza, come Romania, Moldavia, Paesi del Maghreb. Quelli che rimangono in città, in attesa delle vacanze istituzionali con la tutta la famiglia, frequentano piscine, centri sportivi, parchi. Per tale ragione dovevamo inventarci una soluzione altra. È nata così l’idea di un corso di cineforum, di notte, sotto le stelle. Nel grande giardino dell’Istituto Majorana. Alla prima proiezione del 7 luglio sono venuti circa 50 ragazzi e 70 adulti, tra docenti e famiglie. Non male se si considera una semifinale degli europei in contemporanea. Vedremo le prossime proiezioni.

Qual è il ritorno didattico e culturale?

Sul piano didattico e formativo abbiano un corso di “Introduzione al lavoro di critico cinematografico”, già realizzato, con successo, nel 2018-19, ma accadeva di mattina. La scommessa è proporlo di sera, dopo le 20.30. Per gli alunni avrà valore di Pcto (ex Alternanza Scuola Lavoro). Vi è una convenzione con il SNCCI (Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani). Il Corso è destinato, come sappiamo, alle classi terze, quarte e quinte. Gli studenti debbono, dopo la visione del film, redigere la recensione e, poi, tradurla in inglese, francese, tedesco e spagnolo, a seconda degli indirizzi di studio. Per gli altri spettatori vi è un indubbio ritorno culturale: rivedere o scoprire insieme i capolavori del cinema. Il dopo proiezione, se il film non è eccessivamente lungo, prevede una breve analisi del film a cura dei docenti e degli ospiti. Altrimenti, per i “kolossal”, l’analisi è solo rinviata a settembre, in classe, partendo dalle recensioni.

Con quali fondi si è costruita l’Arena Cinema Majorana-Pisano?

Ciò è stato reso possibile grazie alle risorse che il Ministero dell’Istruzione ha destinato alle scuole per i corsi estivi da iniziare a giugno, ma che possono essere completati entro l’anno solare. Questa proposta del Ministro Patrizio Bianchi, più elastica nella realizzazione dei corsi, ha incontrato il plauso di tutti i docenti e del personale Ata, oltre che dei ragazzi e delle famiglie.Il cinema all‘aperto” è il nostro titolo, per sottolineare il desiderio di tornare a socializzare attraverso la condi-visione del film.

Anche altri Istituti, per esempio a Roma nord, hanno, in passato, organizzato una Arena Cinema…Si è ispirato a quegli esempi?

Vero. Ci sono stati altri esempi. Ma la nostra arena è permanente. In altri casi il Comune di Roma, o altre amministrazioni, hanno finanziato una Arena Cinema sotto forma di noleggio dell’arena da parte di terzi. Noi abbiamo progettato e installato uno maxischermo (8m x 5m, smontabile a fine stagione) sulla parete della palestra che dà su un cortile-giardino di 5.000 metri quadrati. Abbiamo acquistato i mezzi di proiezione e audio, i cavi, le poltroncine, ecc. La Città Metropolitana di Roma Capitale ha provveduto, in tempi rapidissimi, ai necessari allacci della rete elettrica, per alimentare le apparecchiature. Abbiamo, in altre parole, costruito un cinema all’aperto. Che è di proprietà dell’I.I.S. via Roma 298, ossia a disposizione della popolazione studentesca (2130 alunni) e delle famiglie. E del territorio. Siamo in grado di proiettare a un pubblico di circa 300 persone. L’ampia platea, ricavata utilizzando parte del cortile, è stata pulita e messa a punto dal personale Ata, che ringrazio. Attualmente non mi risulta un’altra arena cinema scolastica professionale nella nostra Regione.

Come si presenta la platea nelle ore serali? Fa caldo?

Ricordo che abbiamo la fortuna di avere un cortile scolastico come pochi in Italia. Siamo dentro uno scenario mozzafiato, con sullo sfondo, da Nord a Est, i Monti Lucretili, con borghi e città quali, Sant’Angelo Romano, Montecelio, Palombara, Marcellina, San Polo dei Cavalieri, sino a Tivoli la “superba”. Sono le quinte naturali di una fantastica arena, ventilata nelle ore calde. Meglio di così… c’è solo l’arena cinema su una spiaggia o ai bordi di una piscina. Ci stiamo pensando per il prossimo anno.

Conferma la presenza di Carlo Verdone il 24 luglio con la sua lectio sotto le stelle?

Confermo. Ci soffermeremo su Bianco rosso e verdone (in programma) per ricordare il quarantennale della sua uscita. Ma si parlerà anche dell’ultimo libro, La carezza della memoria (Bompiani), del maestro romano.

Qual è il prossimo progetto, preside?

Quello di lanciare un contest internazionale della musica, con i Licei Musicali d’Europa, sul modello del Mamma Roma Guidonia FilmFest, quest’ultimo ideato e realizzato dal nostro Istituto nel 2018 e nel 2019. I docenti del Liceo Musicale sono entusiasti dell’idea. Abbiano già una TV nazionale (top secret) disposta a trametterlo in diretta. Non so se sarò il preside per questo altro progetto, visto che mi avvicino alla pensione… Bisogna far largo ai giovani. E in giro ci sono molti presidi in gamba e con tante energie…Nessuno è indispensabile. La cosa importante è che ci siano delle staffette, che si faccia del nostro meglio per la nostra città, per il territorio, per i giovani.

I ben informati dicono che lei andrà in pensione il prossimo anno, per entrare in politica… Ci sono diversi politici che non la vogliono, lo sa?

No, per carità! Non sono preparato per occuparmi di politica attiva. Rassicuriamo i politici di professione. Rimango, per il momento, un piccolo preside di campagna con una grande scuola sulle spalle. Che cerco di portare avanti grazie all’aiuto di tanti bravi professori, di ottimi bidelli e addetti di segreteria, e di uno staff eccezionale.