Detto, fatto. Sono arrivati carichi di striscioni i ragazzi dell’istituto “Olivieri” che questa mattina hanno manifestato sotto il Comune di Tivoli per avere risposte certe sulla sorte della loro scuola, chiusa da Città Metropolitana per problemi di staticità il giorno del suono della campanella. Per i 700 alunni che frequentano la scuola professionale si è trattato di un incubo, niente ritorno alla normalità, niente laboratori, essenziali per lo svolgimento delle lezioni.
La Dad (Didattica a distanza) a cui sono di nuovo costretti non li ha però fermati e questa mattina, come anticipato anche sugli aggiornatissimi gruppi social nati per seguire la vicenda, si sono dati appuntamento alle 11 sotto Palazzo San Bernardino per chiedere risposte certi in tempi non biblici.
“Rivogliamo la scuola, rivogliamo i laboratori”, “Ridateci il nostro futuro”, “Ci avete tolto la scuola e noi ci prendiamo la piazza”, questi gli slogan scelti dagli studenti che nel frattempo, con il supporto di genitori e insegnanti, hanno dato il via libera ad una raccolta firme su change.org. arrivata quasi a 1.500 adesioni. La richiesta è quella di trovare una soluzione alternativa a quella messa in campo dalle istituzioni, che vogliono utilizzare il terreno vicino la caserma dei Vigili del Fuoco di Villa Adriana come piano B. Una soluzione che non piace soprattutto per questioni di natura logistica e per evitare che la scuola subisca anche una emorragia di iscritti.