Si è messa a scrivere davanti la stanza del sindaco, perché a Guidonia Montecelio oltre al danno va in scena la beffa. Almeno così fa intendere Giovanna Ammaturo, la leghista solleva, infatti, un polverone sulle commissioni convocate in pieno agosto eppure disertate dalla stessa maggioranza nel pieno delle emergenze. Di tutto e un po’, ma a far scatenare la battagliera consigliera di opposizione, sono le sedie vuote della commissione attività produttive. Assente pure il presidente. Tutti al mare (o in montagna chissà), mentre in città è esploso il putiferio per la chiusura delle cave.
“Non si fa così l’interesse della città. Come da regolamento le commissioni sono convocate ma poi nessuno si presenta. Una formalità vuota che stride con le mille esigenze”. La salviniana non fa sconti ai pentastellati, prima la commissione sociale andata a vuoto poi persino quella che si occupa di cave. “Eppure è evidente la tensione sociale che tra dieci giorni esploderà”, avverte Ammaturo. “Alla commissione attività produttive non essendoci neanche il presidente ho denunciato sul verbale l’accaduto in un momento particolare quale è la scelta della maggioranza grillina di chiusura delle aziende estrattive. Il Comune è l’Istituzione più vicina ai cittadini che quotidianamente rappresentano esigenze e casi che non possono attendere i politici vacanzieri. Mentre partono le lettere di revoca di autorizzazione ad estrarre travertino, i consiglieri comunali della maggioranza se ne vanno al mare. 2.000 padri di famiglia possono perdere lavoro: questo stride con la tintarella politica”.
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