Home città Guidonia Centro Alzheimer Ihg tutto privato, aumentano i costi. L’ira di Pozzi contro Regione e Comune

Centro Alzheimer Ihg tutto privato, aumentano i costi. L’ira di Pozzi contro Regione e Comune

Centro Alzheimer Ihg tutto privato, aumentano i costi. L’ira di Pozzi contro Regione e Comune

Al centro Alzheimer dell’Ihg costi aumentati per i cittadini, non c’è più la convenzione con la Regione da 7 mesi: i servizi sono privati. L’interrogazione urgente è diretta al presidente Nicola Zingaretti e il Comune di Guidonia è chiamato in causa perché spettatore muto di un epilogo che “danneggia come sempre i cittadini”. Mario Pozzi è indignato ai massimi livelli, ha telefonato al consigliere regionale di FdI Giancarlo Righini per mettere subito il caso rovente all’attenzione di Zingaretti. Al centro del contendere la spinosa questione riguardante autorizzazioni e convenzioni a favore della società Italian Hospital Group e – più nello specifico – rispetto alla contrazione delle prestazioni ambulatoriali in regime di convenzione per il Centro Alzheimer.

“Una situazione veramente spiacevole – dice il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia – Ancora una volta, ad andarci di mezzo sono i cittadini questa volta non solo di Guidonia Montecelio, ma di tutto l’hinterland che si ritrovano a dover gestire, dall’oggi al domani, molteplici disagi derivanti dall’interruzione delle convenzioni tra la società e la regione. I servizi passano così da convenzionati a regime privatistico con un sostanziale aumento delle spese oltre che a sostanziali e oggettive difficoltà logistiche nel trasferire pazienti presso strutture alternative, con un forte aggravio per le persone sole e con disagio psichiatrico, oltre che per le loro famiglie. Fratelli d’Italia Guidonia Montecelio, non può rimanere in silenzio”.

Se l’interrogazione in Regione ha preso il via, Pozzi punta anche il dito contro il Comune che “ancora una volta dimostra un’abissale lontananza con la comunità e il territorio. Il decreto del Commissario ad acta è del 12/11/2018, ciò significa che questa situazione persiste da 7 mesi senza che nessuno dica niente. Consapevole che il servizio sanitario dipenda dalla regione, non posso però non domandarmi: dov’è colui che per legge dovrebbe essere il garante della sicurezza e della salute pubblica della sua comunità? È informato dei fatti? Perché ancora non si è occupato di una questione tanto grave?”.

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