Home Cronaca Cave Guidonia, Manzella: “Proteste nascono da scelte del Comune, non dall’accordo regionale”

Cave Guidonia, Manzella: “Proteste nascono da scelte del Comune, non dall’accordo regionale”

Cave Guidonia, Manzella: “Proteste nascono da scelte del Comune, non dall’accordo regionale”

Una “nuova bozza” di accordo è stata inviata ieri a Guidonia e Tivoli, la Regione Lazio attraverso l’assessore allo Sviluppo economico Gian Paolo Manzella intende così rendere più stringente l’azione congiunta sulle cave dando una prospettiva di “medio periodo”. Manzella ricorda le date, il 30 settembre è il traguardo per la firma, adesso la palla torna ai municipi dove vengono coinvolti da una parte il sindaco Michel Barbet e a Tivoli l’assessore Maria Ioannilli. Sono giorni di cortei e sciopero a Guidonia, Manzella non entrare nel turbine che sta scuotendo la città, ormai da lunedì, con gli operai delle cave in piazza e un consiglio comunale cruciale convocato per questa mattina. Dopo i rimpalli del Comune che ha tentato in questi giorni di scaricare il peso delle responsabilità sulla Regione, l’assessore è netto: l’emergenza in atto a Guidonia è frutto solo e soltanto delle scelte dell’amministrazione comunale.

L’accordo regionale. “Oggi ho trasmesso al sindaco di Guidonia Montecelio, Michel Barbet, e all’assessore alle Politiche per l’Ambiente e Sviluppo Sostenibile di Tivoli, Maria Ioannilli, una nuova proposta di Accordo istituzionale per definire i termini della collaborazione tra Regione e Comuni nell’ambito del settore estrattivo. È un testo frutto di un confronto di diversi mesi che ha già visto scambi di documenti tra le parti e che mira a definire un’azione congiunta in questo settore così strategico per il nostro territorio. Più specificamente è un atto che mira a meglio coordinare l’azione dei diversi soggetti amministrativi e a dare una prospettiva di medio periodo al settore: sia dal punto di vista della produzione, sia da quelli del lavoro e della tutela territoriale e dell’ambiente. Attendiamo ora il riscontro delle amministrazioni destinatarie con l’obiettivo di arrivare alla definizione del testo entro il 30 settembre, come da accordi presi nel Tavolo di confronto esplicitamente richiesto dalle amministrazioni comunali”.

Le proteste a Guidonia. “In questo contesto, e al fine di evitare confusioni – spiega l’assessore regionale – va però chiarito che l’Accordo in questione nulla a che vedere con le iniziative amministrative adottate negli scorsi giorni dall’amministrazione comunale di Guidonia e che sono al centro delle attuali proteste in quel Comune. Si tratta di due piani diversi: l’Accordo, come le parti hanno riconosciuto da sempre, mira a dare una prospettiva al settore e a rafforzare l’azione amministrativa di vigilanza e di impulso, dando certezza alle imprese, ai lavoratori, alle stesse amministrazioni. Le recenti iniziative del Comune di Guidonia hanno, invece, a che vedere con singole fattispecie e sarà la giustizia amministrativa a stabilire torti e ragioni. Confondere i due piani è sbagliato, prima ancora che scorretto e fonte di inutili polemiche. Noi, come detto, siamo qui, attendiamo il riscontro alla nostra proposta, con la piena disponibilità a fare di tutto per arrivare al 30 settembre con un Accordo istituzionale definito tra le parti. E con la consapevolezza del fatto che c’è in gioco l’economia di questo territorio, il posto di lavoro di migliaia di persone, l’avvenire di una comunità”.

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