Le uniche proposte davvero a “lungo respiro” sono quelle del sindacato, ne sono convinti i rappresentati di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil dopo le audizioni di ieri in Regione, dove si sta affrontando il tema del rilancio del settore estrattivo. Commissioni congiunte, parti sociali, e il tra poco più di dieci giorni la votazione finale del provvedimento, le linee strategiche per le cave del Lazio. I sindacati hanno presentato le proprie osservazioni al testo della delibera, commentando poi gli esiti delle riunioni.
“Al di là di generiche dichiarazioni sul rilancio del distretto, di fatto si è parlato quasi esclusivamente di controlli e procedure di ripristino, una voce vera fuori dal coro è stata la nostra che abbiamo portato al tavolo delle proposte vere di rilancio del lavoro immaginando un progetto di lungo periodo che arresti l’esportazione di materiale grezzo proveniente dal nostro territorio favorendo la lavorazione in loco del travertino estratto, con conseguenze positive sull’occupazione”.
“Le nostre proposte non sono di corto respiro come la maggior parte di quelle ascoltate in audizione – continua il sindacato – ma disegnano una prospettiva che vede la lavorazione al centro del distretto estrattivo e non ai margini come avviene oggi, inoltre contengono al loro interno in maniera intrinseca una diversa concezione di estrazione, più aderente alle mutate condizioni urbanistiche e ambientali del territorio”.
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