Resta tutto il giorno inchiodata alla piazza, ascolta il dibattito in consiglio comunale a Guidonia sulla chiusura delle cave e oggi parla di un “grande bluff”, la consigliera regionale piddì Michela Califano. Annota sul foglietto, ogni tanto commenta, ma poco, si guarda intorno, è venuta già lunedì quando sono iniziati i quattro giorni di scopero degli operai per difendere il posto di lavoro. Il consiglio ieri sera si chiude senza alcun atto concreto a tutela dell’occupazione. “Dopo quattro giorni di presidio permanente, 14 ore di consiglio comunale e tante soluzione messe sul tavolo dalla Regione Lazio e dalle opposizioni, l’amministrazione comunale di Guidonia Montecelio vuole risolvere la situazione delle cave con una mozione vaga e approssimativa? Ma davvero il M5S pensa di cavarsela rifilandoci fuffa e fumo negli occhi? Ma lo sanno che hanno sulla coscienza la vita di migliaia di famiglie? Lo hanno capito che nella Regione Lazio avevano un alleato che, fregandosene dell’appartenenza politica, avrebbe garantito qualsiasi tipo di supporto per mettere a regime il sistema estrattivo di Guidonia Montecelio e permettere alle tante aziende della zona di poter continuare a garantire occupazione e reddito? Io spero vivamente che il sindaco Barbet scenda per un attimo da Marte e capisca la gravità della situazione. Anche se ormai purtroppo ho l’impressione che qui non ci sia alcuna intenzione di salvare un asset fondamentale per l’economia locale e regionale. Ringrazio le opposizione del consiglio comunale di Guidonia Montecelio per la serietà con la quale stanno affrontando una situazione sempre più surreale. Noi ci siamo e ci saremo. Non molliamo”.
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