Il guanto di sfida è stato lanciato in diretta televisiva, il senatore Maurizio Gasparri ha chiesto un confronto pubblico al sindaco Michel Barbet sul caso cave di Guidonia Montecelio con duemila lavoratori a rischio e cento già licenziati. C’è da chiarire subito che al duello in pubblica piazza parteciperà anche la consigliera di Forza Italia Laura Cartaginese, se mai avverrà, è l’azzurra infatti ad aver coinvolto il parlamentare nella battaglia in corso. La premessa è che le telecamere della trasmissione Agorà di Rai3 sono arrivate a Guidonia: prima alla Str, l’azienda colpita dalla revoca dell’autorizzazione da parte dell’amministrazione cinque stelle, e poi in piazza dove i lavoratori presidiano con le tende notte e giorno. Sotto il Comune è sceso anche il gotha cinque stelle, il sindaco ha fornito, in scambi molto accesi con la piccola folla intorno, anche a collegamento finito, la posizione dell’amministrazione. Nel bel mezzo del muro contro muro, Gasparri è intervenuto, “sfido il sindaco a un confronto pubblico”. Insieme alla Cartaginese, poche ore dopo, spiegano: “Sulla vicenda delle cave di Guidonia, che rischiano la chiusura definitiva con il licenziamento di migliaia di operai e un danno enorme per tutto l’indotto, va fatta immediata chiarezza. Questa mattina, dopo le nostre denunce, si è occupata della vicenda la trasmissione di Rai3 Agorà, nella quale abbiamo ribadito le nostre posizione alla presenza, in collegamento, del sindaco della città, Michel Barbet, responsabile della chiusura già avvenuta in alcune cave. Abbiamo confermato, così come ci eravamo impegnati a fare nel nostro incontro con i cavatori che da giorni manifestano in piazza a Guidonia, tutto il nostro sostegno affinché il Comune faccia un passo indietro e si affronti il problema insieme alla Regione e alle imprese per trovare una soluzione condivisa. Saremo anche nei prossimi giorni a Guidonia – dicono Gasparri e Cartaginese – dove chiediamo al sindaco un confronto pubblico che serva a chiarire le posizioni e, ci auguriamo, a fargli capire gli errori che sta commettendo, nell’interesse reale della comunità e di centinaia di famiglie che rischiano di finire sul lastrico”.
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