Tavolo tecnico con la Regione e soluzioni condivise per uscire dalla crisi che sta attraversando il settore estrattivo a causa degli ostacoli burocratici di Guidonia Montecelio. E’ stato l’esito del convegno che ieri pomeriggio sotto la direzione di Francesco Vergovich di Radio Radio ha messo a confronto imprenditori, Comune e Regione. In platea aziende, sindacati e qualche politico, l’appuntamento si è trasformato nel primo faccia a faccia pubblico tra l’amministrazione cinque stelle di Michel Barbet, il centro per la valorizzazione del travertino romano con il presidente Filippo Lippiello e i consiglieri regionali Michela Califano e Marco Vincenzi del Pd. Una presidenza ad alta tensione pensando alle ultime settimane quando si sono inaspriti i rapporti tra il Palazzo e il mondo delle cave. Nel mezzo il no degli uffici alle proroghe delle autorizzazioni che hanno già comportato fallimenti e decine di licenziamenti con i lavoratori adesso in stato di agitazione. A rompere il ghiaccio nella sala dell’Imperatore Adriano di Villanova, proprio Lippiello che documenti alla mano, seduto tra il sindaco Barbet e l’assessore Tiziana Guida ha affrontato dal punto di vista tecnico gli aspetti più delicati. “Da anni c’è una crisi congiunturale alla quale si è unita un’arcigna burocratizzazione dei processi autorizzativi – ha detto il presidente del Cvtr – a fronte di questo, voglio essere chiaro, sentirsi accusati di non rispettare le norme, lo respingo e in maniera netta: noi abbiamo avanzato sempre proposte, sia a livello legislativo che di visione. Nio abbiamo lo sguardo al futuro. Abbiamo elaborato proposte insieme alle parti sociali, ai sindacati, per superare l’impasse. E nonostante questo non si è arrivati a dama per fare un passo di qualità. Le soluzioni – ha continuato Lippiello – vanno trovate nelle normative vigenti. Ho apprezzato la volontà espressa di un tavolo tecnico”. Gli strumenti rispetto al cuore della diatriba, cioè il piano di recupero e il ritombamento, ci sono, ha ribadito a più riprese Lippiello con esempi concreti, ricordando poi al Comune, “siete voi fuorilegge che non applicate la pianificazione regionale”. Anche sul fronte dell’impatto sul territorio, “noi abbiamo il bilancio ambientale” e poi la riflessione conclusiva: “Se oggi si ferma un’altra azienda, e già se ne sono fermate cinque, non si torna più indietro. Un sistema industriale si ferma sui numeri altrimenti si sgretola”. Diretta la consigliera regionale del Pd Califano, “ci rendiamo disponibili da subito a un tavolo permanente”, l’assessore all’ambiente di Guidonia ha citato i tre incontri già avvenuti, “vogliamo trovare la soluzione, vediamo le proposte degli imprenditori fino a oggi però non sono arrivate”. Quindi è stato il turno del sindaco che ha lanciato segnali di apertura: “Noi abbiamo il dovere di trovare una soluzione rispettando le normative. Ho chiesto a Zingaretti un incontro e appena insediata la nuova Giunta vogliamo essere chiamati per un tavolo”. “Le proposte le devono fare tutti”, ha chiarito il consigliere regionale Vincenzi che ha continuato: “Se c’è un problema interpretativo delle norme lo dobbiamo affrontare subito in Regione, Zingaretti lo vuole”. Tempo di dare le deleghe agli assessori, tra nuovi e conferme.
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