Home Politica Caso Andreani Tributi, “Il comune di Tivoli tuteli gli interessi pubblici”

Caso Andreani Tributi, “Il comune di Tivoli tuteli gli interessi pubblici”

Caso Andreani Tributi, “Il comune di Tivoli tuteli gli interessi pubblici”

 

Continua ad essere l’Andreani Tributi il centro di gravità permanente della polemica politica tiburtina. A scatenare l’ennesimo polverone ci ha pensato l’amministratore unico di Asa spa, Francesco Girardi, intervenuto la scorsa settimana sulla scadenza dell’appalto con cui la municipalizzata, che gestisce il servizio di raccolta della spazzatura in città, ha affidato alla ditta il servizio di riscossione della tassa sull’immondizia degli anni precedenti al 2012. Sì perché stando a quanto riportato sul contratto sottoscritto proprio nel 2012 tra la società per azioni, al 100% in mano pubblica, e l’azienda maceratese il tutto sarebbe dovuto terminare a novembre del 2015, ma così non è stato. A spiegare il motivo lo stesso Girardi, che verbali di consiglio di amministrazione alla mano, ha evidenziato come le attività da parte della Andreani siano effettivamente partite a maggio del 2013, dunque per mettere la parola fine alla collaborazione con Asa bisognerà aspettare altri due mesi. Una posizione, la sua, che non ha convinto tutti, a partire dal consigliere comunale del gruppo misto, Alessandro Petrini e dal commercialista, ex anima di Progetto Tivoli, Massimo Pacella, che in questi anni ha promosso, e vinto, decine di ricorsi mossi contro le cartelle emesse nei confronti di cittadini e ditte, che si sono viste recapitare richieste decisamente importanti. “Con una nota diffusa a mezzo stampa, l’amministratore dell’ASA Tivoli S.p.A. ha dichiarato che il contratto sottoscritto tra la società e l’Andreani Tributi, per l’accertamento e la riscossione della tassa sui rifiuti, scadrebbe a giugno perché l’attività di accertamento sarebbe partita il 30 maggio 2013, come risulterebbe dai verbali del consiglio di amministrazione di ASA – fanno sapere i due in un comunicato congiunto -. Nel contratto di “appalto”, sottoscritto tra le due società, all’articolo 3 si legge: “La durata dell’affidamento del servizio è stabilita in mesi 36. Detto periodo avrà inizio il mese successivo a quello di stipula del presente atto ed in particolare dal 1° dicembre 2012 e termina il giorno 15 novembre 2015. Dopo la detta scadenza l’affidamento decadrà automaticamente di pieno diritto”. Ci si chiede come è possibile prorogare l’affidamento di un servizio pubblico di rilevanza economica, quale è l’accertamento e la riscossione di un tributo, con un verbale del consiglio di amministrazione di una società privata”. Una domanda suffragata da qualche certezza: “Ricordiamo che la legge sugli appalti prevede che per l’affidamento a terzi di tali servizi il Comune  deve esperire una gara di evidenza pubblica. Inoltre la legge vieta ogni tacita proroga o la modifica di tali affidamenti, se non dopo l’esperimento di un pubblico appalto. Ci chiediamo infine se il Comune di Tivoli non debba prendere provvedimenti per tutelare i pubblici interessi, visto che non sarebbero stati rispettati i termini contrattualmente pattuiti per l’espletamento del servizio.  Sarebbe opportuno che l’amministratore unico di ASA chiarisca con quali modalità sarebbe stato prorogato o addirittura posticipato “l’appalto” affidato ad Andreani Tributi”. E non finisce qui.

 

 

Massimo Pacella
Massimo Pacella
Alessandro Petrini
Alessandro Petrini

 

 

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