Cartaginese: “Non si muore solo di Covid, far ripartire le attività di cura”

Il lockdown e l’emergenza sanitaria hanno imposto un ridimensionamento di esami e screening per malattie non Covid. La consigliera della Lega Laura Cartaginese esorta la Regione Lazio a far ripartire le attività di cura.
“Tra i numerosi problemi che ha causato il Covid-19 stiamo sottovalutando l’allarme lanciato dagli oncologi: nei primi cinque mesi del 2020 sono stati eseguiti circa un milione e quattrocentomila esami di screening in meno rispetto al 2019 – dichiara Cartaginese –. La situazione di emergenza ha costretto a rinviare le visite di controllo, le terapie anticancro non urgenti e gli screening. Inoltre sono stati posticipati gli interventi chirurgici più complessi e tenuti lontani dai pericoli i pazienti più fragili. Circa il 20 per cento dei pazienti oncologici che avrebbe dovuto sottoporsi a trattamenti utili, non si è presentato in Ospedale. La diagnosi tardiva dei tumori comporterà un aumento di mortalità. Non sappiamo quando terminerà questa grande emergenza, ma oggi la vera sfida del sistema nazionale è quella di far ripartire le attività di cura perché non si muore di solo Covid e continuando così si rischia di provocare danni ulteriori ad una sanità già in ginocchio. Questa situazione nel Lazio presenta numeri considerevoli e anche la Regione è chiamata a fare la sua parte per evitare un disastro purtroppo annunciato”.