di Alessandro Galastri
È stata una domenica calcistica di grandi eventi, di forti emozioni, di lacrime e passione, di gioie ed esultanze genuine. Come quella di Simone Petrucci, capitano e idolo del Villalba, che anche grazie alla sua tripletta travolge il Fonte Nuova con il punteggio di 6-2, balzando al comando del girone B di Promozione. Questo anche grazie alla contemporanea sconfitta del S. Angelo Romano, battuta da una grande Tivoli 1919, che ha meritato il successo, arrivato grazie a un calcio di rigore trasformato da bomber Cecchini, freddissimo dal dischetto.
Simone Petrucci, dopo un inizio di campionato un po’ in sordina stai trascinando la squadra come da tuo solito. Sogni l’Eccellenza?
L’Eccellenza la sogno sì. Io purtroppo ho solo 2 presenze in quella categoria e vorrei troppo parteciparvi con gli amici di sempre e questi colori che amo.
Avete come l’impressione che finalmente il vostro potenziale si stia finalmente materializzando ed esprimendo al massimo? Si ha come la sensazione che siate i più forti sul campo.
Noi cerchiamo di rimanere sempre umili e con i piedi ben saldati a terra. Sappiamo di essere bravi, ma al tempo stesso siamo consapevoli che dobbiamo fare sempre del nostro meglio per vincere queste 8 partite che rimangono da qui alla fine del campionato.
La tripletta fantastica di domenica, il pallone portato a casa, il terzo gol da antologia in sforbiciata e quelle lacrime come esultanza. Descrivici la tua domenica piena di emozioni.
Sì, lo ammetto, tre gol fantastici. Forse solo la rovesciata nel mio repertorio scadente (ride). Ancora non realizzo bene il tutto, ma l’importante è che queste mie realizzazioni siano valse il primato in classifica. Le lacrime sono dovute a motivi familiari. Mia nonna Iole non sta affrontando per nulla un bel momento, e la mia dedica spontanea era tutta dedicata a lei.
E poi c’è la rinascita di un grande bomber del calcio locale
. Grazie alla sua personalità e alle sue reti, ora la Tivoli sogna la salvezza. Cristiano Cecchini, rigore decisivo e vittoria contro la capolista, sensazioni?
Diciamo che è stato un lunedì molto dolce. Domenica ci davano tutti per spacciati, invece la squadra ha disputato una grandissima partita, meritando ampiamente la vittoria. Il rigore pesava come un macigno, ma fortunatamente è andata bene. Speriamo che questa vittoria ci dia un po’ di fiducia in vista del rush finale.
Si può dire che avete preso consapevolezza del vostro momento e state capendo come uscire da questa situazione?
Purtroppo abbiamo alternato prestazioni ottime come quella di ieri ad altre invece dove abbiamo perso punti in partite sulla carta più facili. Per uscire da questa situazione ci vogliono una serie di risultati positivi e forse è quello che c’è mancato quest’anno. Ora abbiamo vinto in casa della prima della classe, ma non abbiamo fatto ancora nulla. Dobbiamo dare continuità ai risultati anche perché tempo non ce n’è più.
Come giudichi questa tua stagione e la tua intesa con Cavaliere in mezzo al campo?
Sono arrivato a ottobre alla Tivoli poco allenato, ma adesso sto bene fisicamente e sto segnando con regolarità. Per quanto riguarda il discorso Cavaliere, è facile trovare l’intesa con i giocatori forti e Andrea è anche un grandissimo finalizzatore. Per fortuna è venuto da noi a darci una mano e non a caso da quando c’è lui la media gol della squadra è salita di gran lunga rispetto a quella di inizio stagione.
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