di Alessandro Galastri
Stefano Alberghini e Simone Neroni, ovvero due grandi protagonisti della domenica calcistica appena trascorsa. Nonché due innamorati del pallone, e due ragazzi d’oro in campo e fuori. Entrambi giovanissimi, in Promozione stanno trascinando a suon di gol e giocate rispettivamente il Guidonia verso la salvezza e il Villalba verso un sogno chiamato Eccellenza.
Stefano Alberghini, ancora a segno domenica, personalmente che anno è e a quanti gol sei arrivato?
Quest’anno è il mio secondo al Guidonia e sono arrivato a 5 gol in campionato e 1 in Coppa Italia.
Sei un giocatore molto giovane ma calcisticamente dimostri una maturità incredibile, quali sono le tue doti principali in tal senso?
Penso che la qualità che mi caratterizza di più è la velocita e lo scatto sul breve. Ho imparato negli ultimi anni di Promozione, grazie al mister e ai miei compagni, che giocare con semplicità in questa categoria è la cosa migliore e che il gioco di squadra è fondamentale se si vuole fare la differenza.
L’ andamento della squadra nelle ultime giornate è finalmente positivo. State dimostrando a tutti che oltre a non subire quasi mai gol, ora cominciate anche a farli. Continuando così la salvezza non può che essere centrata.
Si, sono d’accordo con te. Abbiamo sempre dimostrato di essere una squadra che subisce pochi gol fino ad ora. Logicamente adesso che siamo riusciti ad essere più efficaci in attacco siamo diventati un organico più temibile, che può sicuramente fare molto bene e recuperare i punti persi nel girone d’andata.
Hai cambiato spesso partner d attacco negli ultimi anni, con chi ti trovi meglio o con chi ti sei trovato meglio finora?
Cambiare partner più volte mi ha dato la possibilità di confrontarmi con giocatori di diverse caratteristiche, permettendomi di migliorare molto. Attualmente mi trovo molto bene con Thomas Toncelli in attacco. È un ragazzo che si impegna tanto e che mi aiuta parecchio in fase offensiva. Non posso però negare che Angelo Di Gennaro 3 anni fa alla Boreale è stato uno dei miei migliori compagni di reparto di sempre. Ho imparato molto da lui e gli devo tanto.
(qui a fianco Neroni, foto di Elena Sidero)
Simone Neroni, ultimamente entri e sei decisivo, ti senti particolarmente in forma?
Si, mi sento più che bene e mi tengo pronto e carico per ogni partita.
Sei uno degli assi nella manica di questa squadra dal potenziale offensivo enorme. Puntate dritti alla rincorsa al titolo e domenica ci sarà il big match contro il S. Angelo Romano. Sensazioni?
Sarà sicuramente una partita all’ultimo sangue e soprattutto decisiva. Noi faremo del nostro meglio per portare a casa la vittoria. Loro sono una bella squadra, ma noi non siamo da meno.
Puoi giocare in tanti ruoli d’attacco, la tua duttilità tattica è utilissima, e per altro corri come un forsennato e non ti fermi mai. Da dove nasce tutta questa passione per il calcio?
Questa passione me l’ha trasmessa una persona a me molto cara e che amo tanto, ma che adesso non può condividere insieme a me, perchè si trova lì in alto a farmi il tifo e a darmi la forza per fare bene. Questa persona è mio nonno Costantino. Gli devo tutto, da quando mi mise il pallone in mano io non l’ho mai più abbandonato.
Una promessa alla squadra, ai tifosi e a te stesso.
Innanzitutto li ringrazio. Posso solo dire che continuerò a segnare e a farli divertire. Per il resto non voglio allargarmi più di tanto, ma vogliamo conquistare sia il campionato che la coppa. Inoltre vorrei arrivare a quota 15 gol complessivi in stagione.
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