di Alessandro Galastri
La stagione calcistica è ancora agli inizi, ma è giusto interrogarsi e soffermarsi su una partenza quantomeno inaspettata in casa Tivoli 1919. Il ritorno in Promozione dopo anni della squadra amarantoblu non tutti se lo sarebbero aspettato o immaginato esattamente così. Non vogliamo criticare da parte nostra l’operato sicuramente produttivo da parte dei vertici societari del club, ma desideriamo interrogarci sul perché in questo momento la squadra non rappresenti appieno la città, i tifosi, gli sportivi e gli appassionati di questo sport.
D’altronde anche ieri nell’incontro perso per 1-0 dai tiburtini contro il Casal Barriera la cornice di pubblico non era sicuramente quella delle grandi occasioni. C’è anche da sottolineare che tra le vie e i bar della città si avverte un clima di scetticismo nei confronti di una squadra molto giovane, e che proprio per questo andrebbe sostenuta ancora maggiormente.
La questione dell’ingresso a pagamento nelle gare casalinghe poi, mal digerita dai tifosi più calorosi della Tivoli, non aiuta di certo le cose. Anche ieri gli ultras della Tivoli 1919 Crew e della Santa Pirateria sono entrati 10 minuti dopo l’inizio della partita, pagando poi regolarmente il biglietto. E questo è in sostanza il problema di fondo di questa vicenda, che speriamo si risolva al più presto per il bene di tutti.
“Questa volta abbiamo deciso di entrare. Teniamo a sottolineare ciò perché noi, nonostante tutto, ci saremo sempre. Senza chiedere favori né scendendo a compromessi. Vogliamo inoltre sottolineare un’altra volta il perché della protesta. Per noi è una mancanza verso i valori con cui fu ricostituita la Tivoli calcio pochi anni fa. Non è un fatto meramente economico. Abbiamo infatti proposto di mettere l’ingresso ad offerta libera certi che i tiburtini rispondessero presente a quello che è una chiara richiesta di aiuto da parte della società. La nostra proposta non è stata minimamente ascoltata. E allora continueremo a portare avanti la nostra protesta in ogni modo. Ma rimanendo comunque vicini alla squadra che ha l’unico compito di sputare sangue in mezzo al campo. Comunque e dovunque Forza Tivoli”. Con questa nota della scorsa settimana, i ragazzi della Tivoli 1919 Crew hanno voluto sottolineare il proprio malcontento e il significato del loro gesto.
A peggiorare le cose ci si è messa anche la fortuna in campo, che anche ieri è stata parecchio avversa alla squadra allenata da mister Luigi D’Aniello. Dopo un match giocato al massimo da Lanciano e compagni, con tante occasioni create ma non realizzate e finalizzate a dovere, la Tivoli si è ritrovata immeritatamente sotto di un gol fino a quando, nel finale, ha avuto la grande chance di portare a casa un prezioso e meritato punto contro una delle squadre pretendenti al titolo del girone B di Promozione, il Casal Barriera. Ma Racchia dal dischetto si è fatto ipnotizzare dal portiere avversario Barlone, che ha intuito la traiettoria del tiro eseguito dal centrocampista tiburtino proprio al 90’.
Amareggiato per il risultato e per gli episodi sfavorevoli, mister D’Aniello ha commentato così la sconfitta.
‘’Purtroppo è un periodo che va così, non abbiamo raccolto in questo inizio di stagione ciò che avremmo meritato. Oggi la squadra ha disputato una signora partita e avremmo sicuramente meritato almeno il pareggio. Sul futuro resto comunque sempre fiducioso per poter lavorare al meglio sul campo e nella testa dei giocatori”.
E a proposito di giocatori, ieri non è stato convocato Mirko Faienza, che ha rotto con la società tiburtina a causa di alcuni dissapori col mister e con qualche dirigente. Un altro episodio che testimonia il delicato periodo che sta attraversando la Tivoli 1919, ma che al tempo stesso deve far riflettere e spronare il gruppo, perché solo con il sacrificio, la voglia di combattere e l’unione dello spogliatoio si può ottenere la salvezza. Attualmente la compagine amarantoblù si trova al quintultimo posto in classifica, con 7 punti raccolti in altrettanti incontri disputati, una discreta base da cui ripartire, non prescindendo però dall’apporto fondamentale dell’ambiente, dei tifosi e di tutti coloro che hanno a cuore le sorti di questa società.
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