Arianna Cacioni si candida al consiglio regionale nella lista di Forza Italia e a Guidonia Montecelio scatta la bagarre. A criticare la decisione è lo stesso partito azzurro guidato da Maurizio Massini che con una nota stampa disconosce l’operazione nata per mano dei potentati interni slegati dalla città. La pietra dello scandalo di inizio anno ruota intorno al ruolo della Cacioni che è consigliera comunale di maggioranza, eletta nella lista civica Città Nuova che ha raccolto insieme a Michele Venturiello un pezzo di forzisti che non si riconoscevano nella linea locale. Forza Italia a Guidonia d’altronde sta all’opposizione con Alfonso Masini e si trova oggi nel paradosso di avere candidato una esterna al gruppo dirigente locale. Di fronte a questo si palesa l’estrema debolezza dei vertici cittadini del partito che incassano, dopo l’affaire commissione cultura, un’altra sonora batosta.
La posizione di Massini
“Registro la notizia della candidatura alle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio, del consigliere comunale, della lista civica Città Nuova, Arianna Cacioni, già esponente del partito nella precedente consiliatura e che, poco prima delle elezioni comunali del giugno 2022, ha fatto altre scelte candidandosi in una delle liste civiche che hanno sostenuto l’elezione del Sindaco Mauro Lombardo, di cui Forza Italia è all’opposizione. Tengo ad evidenziare che né il sottoscritto, né il coordinatore provinciale On. Alessandro Battilocchio né il suo vice Avv. Stefano Sassano, sono stati informati, dalla diretta interessata dell’intenzione di candidarsi. E’ evidente che tale evento materializzi il fatto che Forza Italia, a livello sovra provinciale è insensibile ai territori e si atteggi per essere, sempre più, partito attento alle autoreferenzialità figlie delle scelte di eletti nei consessi nazionali che, mai, negli anni si sono misurati con il consenso espresso in preferenze. E’ solo per senso di stima e lealtà nei confronti degli Amici del coordinamento comunale, che in questi anni mi hanno sostenuto e che, hanno consentito al partito di risorgere dalle macerie originate dalla seconda consiliatura Rubeis; che resto al mio posto, convinto che, in questo momento, occorra mostrare senso di responsabilità per poi, successivamente, e con i modi che riterrò, far valere le legittime e giustificate critiche verso i responsabili di tali eventi. Confido che, insieme a Tutto il coordinamento, e agli elettori che vorranno sostenerci, riusciremo a dare un contributo al cambio di governo di questa Regione dopo anni di governo fallimentare del PD e del M5S.
Partito allo sbando dove tutto è possibile
Dopo una campagna elettorale difficile, i primi mesi all’opposizione a Guidonia Montecelio non sono stati semplici per Forza Italia. Il partito, infatti, dopo anni di assenza, è tornato in assise con il candidato sindaco Alfonso Masini ma in un contesto fuori dal comune. Il sindaco Mauro Lombardo e il suo progetto civico si mostrano subito capaci di fagocitare il potenziale dissenso. Il Pd è entrato in maggioranza prima del secondo turno e Fratelli d’Italia è all’opposizione solo di facciata tanto più oggi che Marco Bertucci è candidato in Regione con il sostegno della lista del Biplano (quindi del sindaco). In casa azzurra intanto è scoppiato il caso Masini quando l’ex candidato sindaco ha accettato di prendere la presidenza della commissione cultura contro il volere del partito. Anche in quella occasione Maurizio Massini con una nota stampa bocciò la scelta del suo consigliere e le indiscrezioni raccontarono di una riunione ad alta tensione nella quale Masini di fronte alla richiesta esplicita del coordinatore e di Stefano Sassano di rifiutare l’incarico, disse un chiaro e secco “no”. Oggi con le elezioni regionali una nuova sconfitta politica: Cacioni che andò via proprio in dissenso con la loro linea è premiata dal partito regionale con una candidatura che decreta lo sfaldamento della compagine nel territorio.