Il 30 dicembre scorso, la Buzzi Unicem S.p.A., che opera con una delle proprie cementerie a Guidonia Montecelio nel territorio della Diocesi di Tivoli, ha aperto presso la Diocesi, un Fondo pro Caritas sul quale “una tantum” verranno versate somme da destinare tramite la Caritas Diocesana a persone in profonda difficoltà a causa della pandemia da covid-19 che ha reso i poveri ancora più poveri e ha generato nuove forme di povertà.
Nel comunicare gli intenti, l’Ing. Antonio Buzzi, Direttore Operativo Buzzi Unicem, ha scritto al Vescovo di Tivoli e di Palestrina, Mons. Mauro Parmeggiani, Presidente della Caritas diocesana, che la loro “azienda, come molte, ha subito gli effetti drastici del primo lockdown, ma nella successiva ripartenza delle attività produttive ha altresì beneficiato di una situazione di privilegio rispetto ad altre realtà” per questo, a fronte delle circostanze straordinarie che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo, “Buzzi Unicem, con un intervento che toccherà i principali siti operativi del gruppo nei vari continenti in cui operiamo, intende sostenere alcune iniziative non-profit del territorio con una donazione una tantum, il cui scopo primario è fornire un aiuto immediato nel mitigare l’impatto sociale della pandemia”.
Secondo i desideri del donatore i contributi saranno finalizzati nel sostenere direttamente i bisogni primari della persona e delle famiglie assicurando loro “un pasto caldo, un letto confortevole dove dormire, un tetto al di sotto del quale ripararsi, una luce per illuminare le nostre case, senza dover fare i conti con un affitto od una bolletta da non poter pagare”.
Le offerte che verranno versate sul Fondo e gestite dalla Caritas di Tivoli saranno rendicontate al donatore con precisione specificando le aree di intervento, gli importi destinati, il numero dei beneficiari e la durata del sostegno erogato.
Il Vescovo e la Caritas Diocesana, a nome dei poveri che potranno beneficiare del Fondo, sono fin d’ora grati per questo segno di attenzione alle povertà del territorio in un momento in cui la capacità di ciascuno di farsi carico dei bisogni altrui sarà determinante per riconquistare fiducia nel futuro e nell’Uomo.