Un piccolo tour fotografico nella Città dell’Arte, del degrado e dell’abbandono. A mandare questi scatti che portano alla luce il disagio di chi vive nel comune che ospita ben due bellezze Patrimonio dell’Umanità a cui si aggiungono beni che farebbero impallidire qualsiasi altro paese, è un lettore che armato di fotocamera e senso civico ha voluto raccogliere testimonianze delle condizioni reali in cui versa la Superba. Si parte dal centro di aggregazione per eccellenza della Tivoli degli anni ’80 e ’90, l’Alberone, e dal muretto imbrattato di scritte che troneggia intorno al tronco. Un biglietto di benvenuto, sottolinea il nostro reporter per un giorno, decisamente poco edificante. La seconda tappa è l’ex Teatro Italia, a pochi passi dall’Arco di Pomodoro, dove quello che si vede è perlopiù sporcizia ed escrementi di cani. Terza e quarta tappa il quartiere empolitano, con le ormai famose buche di via Empolitana e il Lungoaniene intitolato alla memoria di Peppino Impastato, ribattezzata dal fotografo la “palude malsana”. Cambiando quartiere, siamo in zona Braschi, la musica resta la stessa: da via Tiburto, dove i marciapiedi sono ridotti ad un colabrodo passando per il Parco Rossini la situazione non è proprio quella che ci si aspetterebbe da una città che cerca di rilanciare la propria economia attraverso il turismo. Chiude il tour viale Mannelli, lontana dagli occhi di chi viene per un giorno ma non di chi ci abita, dove l’immondizia resta a languire nei cassonetti e camminare senza rischiare di essere travolti da una macchina è un terno al lotto. Scommesse del genere però non ci sono mai piaciute.
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