Un “bilancio di resistenza”, lo ha definito così Giuliano Santoboni, lunedì in aula, nella seduta fiume che ha condotto alle nove di sera all’approvazione del documento economico finanziario di Guidonia Montecelio. Il primo dell’era cinque stelle. Criticato aspramente dalle opposizioni, per la mancata programmazione, perché di fatto – è stata la tesi – non c’è una vera impronta politica, nessuna scelta coraggiosa sarebbe stata compiuta pur se tra i lacci stretti della crisi dei conti.
Le opposizioni. Una linea concretizzata però dalla minoranza poi in maniera diversa. Il Pd decide di non presentare emendamenti, “cosa devo emendare un bilancio che fa acqua?” chiede Di Silvio alla platea vuota e ai colleghi. Concetto già spiegato dal capogruppo Simone Guglielmo protagonista di un duetto con i fiocchi con Santoboni. Bocciatura totale anche da Noi Con Salvini, “è il copia e incolla di tabelle e numeri” dice Giovanna Ammaturo che ricorda, “il Comune ha una media di 704 giorni per pagare le fatture”, una piaga vera e propria. E’ il polo civico a mettere sul tavolo 28 emendamenti, presentati quasi tutti dal consigliere Mauro De Santis – in staffetta a un certo punto con Mario Proietti – e cassati però dalla maggioranza cinque stelle.
Il bilancio visto dalla maggioranza. “E’ il nostro primo Bilancio, ed è frutto di un’ottica diversa dal passato, dove troppo spesso si è preferito non vedere o stravedere – dicono dal Comune – a tal proposito, ribadiamo che a nostro avviso i ciechi e gli allucinati non devono guidare. Siamo orgogliosi di essere riusciti ad illuminare il buio dei conti per offrire alla nostra città una previsione oculata e di azione normale, ossia rispettosa delle norme e da buon padre di famiglia. Si tratta del primo vero e concreto passo per consentire alla nostra città di uscire dalla crisi in cui versa e di programmare un futuro prossimo fatto di investimenti per la qualità della vita di tutti i cittadini”.
I numeri. Il totale delle entrate, al netto delle partite di giro e di altre componenti finanziarie, è di 87,9 milioni di euro che serviranno a sostenere 83,5 milioni di euro di spese complessive. La differenza, di 4,4 milioni di euro, sarà destinata al rimborso dei mutui e dei prestiti, nonchè al rientro dal disavanzo, ereditati dall’amministrazione. Tra le spese figura anche la restituzione del Fondo di rotazione che avverrà in quote costanti di 2,6 milioni di euro in 10 anni. Anche le risorse di questo Fondo, attribuite nella misura di 26,5 milioni di euro, serviranno a coprire i debiti del passato. “Il Bilancio è sostenuto dalle entrate di parte capitale. Il Comune porrà in essere quanto necessario per una piena attuazione delle dismissioni secondo il Programma approvato dal consiglio il 19 marzo scorso. Per tutelare gli equilibri dal rischio di un mancato o incompleto accertamento delle entrate, è stato previsto un Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità pari a 16,1 milioni di euro complessivi. La traccia del nostro Bilancio è rappresentata dal Dup, guida strategica ed operativa per fronteggiare le discontinuità ambientali del nostro Comune. Saranno per questo fondamentali misure di riorganizzazione in modo da consentire agli uffici di sviluppare lo specifico know-how necessario a gestire efficacemente i servizi. Nel Dup c’è visione ed ambizione. Il Bilancio di Previsione è l’avvio di questa visione – concludono – e di questa ambizione in condizioni di equilibrio”.
Il polo civico attacca. “Governare, male, con presunzione e senza democrazia, il bilancio approvato dal consiglio comunale di Guidonia Montecelio lunedì sancisce non solo l’incapacità dell’amministrazione ma anche l’ipocrisia della maggioranza a 5 Stelle”. Giudizio netto e pesante dai civici che si sono visti bocciare gli emendamenti uno dopo l’altro. Diversi i campi di intervento su cui vertevano le richieste di modifica: 30mila euro per la protezione civile, 200mila euro per lo stadio comunale, 25mila euro per un fondo per la rimozione della cartellonistica abusiva, ancora il decoro, il baratto amministrativo, 25mila euro per incentivare l’artigianato, 10mila per le logopatie, giusto per citarne qualcuna. “E dire che molte proposte erano analoghe a quelle presentate da loro all’ultimo bilancio discusso in consiglio comunale, due anni fa – commentano i consiglieri del polo civico –. Hanno bocciato, in pratica, le loro stesse idee. Tutti punti condivisibili e che noi ci siamo sentiti di riproporre, per cercare di dare un maggiore sostegno ai cittadini di Guidonia Montecelio ed alle imprese locali”. Tra i punti votati a sfavore della maggioranza a 5 Stelle anche una riduzione della Tari per le nuove attività commerciali, da coprire con una maggiore tassazione di sale scommesse e sale slot. “Non solo, avevamo proposto delle agevolazioni per il trasporto pubblico locale per anziani e studenti. Tra le proposte respinte c’era uno sportello Europa, che aiutasse tanto l’amministrazione comunale quanto le imprese a partecipare ai bandi europei, e dei contributi a favore delle famiglie per le mense scolastiche. Oltre il merito delle proposte – proseguono Mario Valeri, Mauro De Santis e Mario Proietti –, alcune evidenziate già dai 5 Stelle due anni fa, critichiamo anche il comportamento della maggioranza. Al momento del loro insediamento avevano fatto grandi proclami e grandi aperture verso la collaborazione con l’opposizione. Noi, dal canto nostro, ci siamo voluti rimboccare le maniche ed abbiamo presentato diverse proposte, concrete e realizzabili. Non pensavamo che tutte potessero essere approvate, certo, ma che tra 28 emendamenti non ce ne fosse uno degno della nostra Città ci sembra assai strano. Ora vedremo cosa succederà quando sul campo del Comunale non si potranno più disputare gare di calcio ufficiali, perché l’omologazione è scaduta, o quando si entrerà nel vivo della campagna anticendio. O magari, speriamo mai, si supereranno le soglie di inquinamento dell’aria e il Comune dovrà ridurre il traffico delle autovetture”. redpol.
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