Ultimo tratto di corsa prima delle urne per le elezioni regionali, Marco Bertucci va nello sprint finale con la solita grinta. Le storie Instagram sono piene di iniziative, scatti ai convegni, selfie magari con le occhiaie della stanchezza, ma sempre con il sorriso. Una prova importante per Bertucci candidato con Fratelli d’Italia che punta al salto dopo anni di lavoro politico sul territorio e di impegno ai massimi livelli nella sua carriera professionale. Sa che è il giro di boa e vuole dare un significato chiaro a questa sfida: portare gli interessi di Guidonia Montecelio in Regione. Una città di quasi 100mila abitanti per troppo tempo considerata il fanalino di coda di un meccanismo che vede Roma accentrare le opportunità e scaricare in provincia i problemi, come per il caso rifiuti.
Marco Bertucci, lei è candidato al consiglio regionale del Lazio con Fratelli d’Italia. Mi dice come ha lavorato per arrivare a questa candidatura?
Sono il responsabile del Dipartimento Professioni per la provincia romana di Fratelli D’Italia, in quest’ottica e con i miei trascorsi amministrativi sono stato sollecitato a candidarmi. Ho accettato volentieri.
Fa politica da diversi anni, sempre a destra, le radici a Guidonia Montecelio. Cosa significa per lei Guidonia?
Guidonia Montecelio per me è Casa, qui sono cresciuto io e sono cresciuti i miei figli, qui abbiamo la nostra attività professionale e i nostri amici. Sarà al centro della mia attività politico amministrativa.
E la sua eventuale elezione cosa comporterà per la città?
Io ritengo che Guidonia e in realtà una parte anche più estesa del nostro territorio non sia stata adeguatamente rappresentata nelle amministrazioni regionali ed in quella centrale dello Stato. Abbiamo avuto diversi rappresentanti nel parlamento nazionale, ma permettetemi di ricordare la figura del senatore Muratore, che seppur non vicino per appartenenza partitica, è stato quello che meglio di altri ha rappresentato il nostro territorio. Questo vorrei dire ai miei concittadini, anche a chi non si ritrova nei valori del centrodestra: un guidoniano alla regione farà bene alla città.
Non è l’unico candidato di Guidonia, penso ad Arianna Cacioni di Forza Italia. Una competitor o una alleata?
In realtà né competitor né alleata: non credo abbia alcuna chances di essere eletta.
A proposito di alleati, lei è in ticket con Emanuela Mari. Come è nata la scelta?
Emanuela viene dal territorio come me, è presidente del Consiglio Comunale a Civitavecchia, una città che ha caratteristiche simili alla nostra, con un importante radicamento personale. Caratteristiche che saranno utili per tracciare la linea politica alla Pisana.
Fratelli d’Italia vive un momento d’oro con la Meloni premier. Secondo lei durerà? Ritiene che il partito abbia una classe dirigente all’altezza?
Il nostro partito è cresciuto nel tempo, non inseguendo un facile consenso ma costruendo sull’impegno quotidiano e sulla coerenza della propria linea politica un radicamento territoriale che difficilmente svanirà. Abbiamo politici di esperienza ma anche figure appartenenti a quell’economia reale che potranno essere utili per riportare l’Italia ad avere il ruolo che le appartiene al centro dell’Europa e tutto il Mediterraneo al centro della scena internazionale.
E a Guidonia la classe dirigente è matura per guardare al futuro con quali prospettive?
A Guidonia abbiamo una classe dirigente di esperienza che siede in consiglio comunale ma anche un movimento giovanile che si sta radicando sul territorio. Guardiamo al futuro politico ed amministrativo immaginandoci al governo della città.
Sarete l’alternativa a Lombardo?
Mauro Lombardo è mio amico da sempre e con lui ed altri amici a me molto cari ho vissuto delle esperienze politiche importanti e qualificanti. Sta affrontando questa esperienza da sindaco con serietà e competenza, caratteristiche che ha sempre avuto e sulle quali non avevo alcun dubbio. Cercheremo di costruire un percorso che ci accomuni.
Il sindaco Mauro Lombardo è capo di una coalizione civica, FdI è all’opposizione. Eppure a quanto risulta la lista il Biplano, emanazione del sindaco, si è schierata a suo sostegno nelle regionali. Una simpatia momentanea o qualcosa di più strutturato?
Mi sembra del tutto evidente che le liste civiche e l’amministrazione locale possano, in realtà debbano, sostenere rappresentanti nelle amministrazioni sovracomunali essenziali non soltanto per il bene della città ma anche per creare quelle relazioni che diano continuità a progetti politici. Sono orgoglioso che la lista del Biplano composta da tanti amici personali mi stia sostenendo in maniera molto concreta in questa campagna elettorale.
Nella politica di Guidonia Marco Bertucci è sempre stato considerato un nome forte, uno che ha tantissimi voti. Ansie per questa prova regionale? Crede che la sua città continuerà a riservarle lo stesso livello di fiducia del passato?
L’ultima volta mi sono candidato nel 2014, nell’ambito delle elezioni comunali, e la città mi ha premiato con 1714 preferenze: ero candidato insieme alla mia amica e collega commercialista Annamaria Vallati che ringrazio ancora per la serietà, affidabilità e correttezza con la quale abbiamo affrontato non soltanto la campagna elettorale ma anche la breve esperienza di quell’amministrazione. Non so cosa mi riserveranno le urne il 13 febbraio, ma so che a prescindere dal risultato elettorale mi impegnerò per Guidonia Montecelio come se avessi ricevuto il voto di tutti i cittadini.
Cosa pensa del suo candidato alla presidenza, Francesco Rocca?
Francesco Rocca ha dalla sua parte la grande esperienza da manager, un manager che ha gestito una organizzazione complessa ed articolata come la Croce Rossa italiana ed Internazionale, oltre ad aver maturato competenze specifiche con l’apertura dell’ospedale Sant’Andrea. Una squadra forte al suo fianco in giunta regionale ed in consiglio, sono certo, renderanno stabile ed efficiente l’amministrazione regionale.
E dell’avversario di centrosinistra Alessio D’Amato?
Non amo parlar male degli avversari, quindi non lo farò. La risposta però voglio darla con altre due domande: è gestita bene la sanità nel Lazio? Vogliamo che l’attuale assessore gestisca allo stesso modo tutta la regione?
Che Regione lascia il Pd?
I limiti del Pd sono sotto gli occhi dei romani, ma non solo, per la evidente gestione fallimentare dei rifiuti, dei trasporti e delle infrastrutture. Ma se devo sottolineare il ricordo che lascia la giunta Zingaretti, voglio soltanto sottolineare che come ultimo atto ha innalzato l’addizionale Irpef per i cittadini laziali. Più tasse per coprire evidentemente un bilancio fallimentare anche dal punto di vista contabile oltre che politico.
Quale è il tema sul quale si sente più impegnato?
Cercherò di mettere le mie competenze professionali a frutto in questa esperienza politico amministrativa, immaginando di rivedere gli strumenti per rilanciare l’occupazione come ad esempio l’alternanza scuola lavoro o i fondi per avviare i giovani attraverso gli stage formativi. Ma vorrei occuparmi anche degli insediamenti produttivi ed estrattivi che interessano il nostro territorio, una risorsa che deve essere valorizzata in armonia con la questione ambientale.
Sta in un partito forte, ma proprio per questo la competizione interna è alle stelle. Che clima c’è? Cosa si aspetta?
In tutte le tornate elettorali c’è una forte competizione, ed è evidente che in un partito che è cresciuto in termini di consenso come Fratelli d’Italia ci sarà una forte propensione alla ricerca delle preferenze. Aspettiamo i risultati.
Pensando alla sua candidatura alle regionali, al di là degli esiti, a chi si sente di dire “grazie”?
Devo ringraziare innanzitutto la mia grande famiglia, mia moglie e i miei figli per la pazienza e l’incoraggiamento, mio padre e mia madre che seppure è da tanto che non c’è più è per me sempre presente. Ed ancora mia sorella, i miei cognati ed Antonella e le altre due grandi famiglie: quella dei consulenti del lavoro che è sempre a fianco delle iniziative che intraprendiamo e quella che invece mi supporta politicamente da tanto tempo a Guidonia che si è arricchita di amiche ed amici in questa entusiasmante seppur impegnativa campagna elettorale.