di Gea Petrini
Finito Berlusconi è conclusa la stagione di Forza Italia. Marco Bertucci lascia gli azzurri e passa con Fratelli d’Italia, scuotendo le prospettive politiche della terza città del Lazio. Un ritorno – pensando alle radici dell’ex primo degli eletti – una svolta vera nelle dinamiche del centrodestra. Il momento non è casuale, “ho aspettato che terminasse l’esperienza amministrativa a Guidonia Montecelio” per non scatenare effetti a catena tra i forzisti e ancor di più nella casa di Meloni rappresentata fino ad oggi nella terza città del Lazio da Messa.
Valori e prospettive – “Ringraziamo Forza Italia per averci dato l’opportunità di rappresentarla ma insieme agli amici con cui ho condiviso il percorso politico in questi anni, riteniamo che conclusa la gestione Berlusconi sia conclusa anche la stagione di Forza Italia. Avranno modo – dice Bertucci – di trovare nuove forme ma noi abbiamo la necessità di stare in un partito in cui vengano riconosciuti i nostri valori e Fratelli d’Italia è un movimento che ci rappresenta”.
Tutto cambia – Il passaggio di Bertucci e del suo gruppo (coinvolti più comuni dell’intera area del nord est) nel partito di Meloni e Lollobrigida è un colpo di scena che catapulta i meccanismi del centrodestra in una nuova dimensione. Si indebolisce, meglio dirlo chiaro, il fronte interno a Forza Italia contrario a un certo asset di potere, oppositore rispetto alla politica che ha manovrato l’amministrazione negli ultimi due drammatici anni: Stefano Sassano rimane quindi praticamente solo a combattere i rubeisiani di ferro e a giocarsi la paternità di quel simbolo per le prossime elezioni. Altra conseguenza, sembra guadagnare più spazio d’espressione nel mondo civico il gruppo Marini che avrebbe dovuto competere con l’ipotetica lista civica di Bertucci. Se questo è quanto accade fuori, gli effetti speciali sono per Fratelli d’Italia, dove torneranno a dividere la stessa bandiera i nomi storici della destra di Guidonia. Praticamente incontrastato Alessandro Messa è il volto del partito, l’unica altra voce vagamente udibile ma alternativa è quella del primo dei non eletti che poi è il segretario regionale dei giovani meloniani, cioè Mario Pozzi. La scossa adesso si chiama Bertucci che arriva con politica e consensi: “Ho voluto aspettare che finisse l’amministrazione comunale per non incidere né in Forza Italia né in Fratelli d’Italia. Spero che il nostro ingresso possa portare confronto e crescita al movimento a livello territoriale e sovracomunale. Mi era già stato chiesto di aderire al progetto ma per come sono abituato ho preferito terminasse l’esperienza di governo, il dialogo però è andato avanti e spero porti a una lunga collaborazione. Interlocuzione che ho avuto anche con chi rappresenta Fratelli d’Italia nel territorio, e spero sia vista come opportunità e non come criticità”. Rispetto a un suo impegno diretto come candidato dice subito “è prematuro parlarne” e sulle prospettive, “farò il tifo fino all’ultimo giorno affinché ci sia nel 2017 una coalizione unita, poi – conclude Bertucci – credo non dipenda dai singoli ma dagli iscritti e dal partito nazionale”.
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