Il terremoto regionale sulle assunzioni non risparmia Guidonia Montecelio. Sul tavolo della politica del Lazio diventato rovente c’è il caso assunzioni, già ribattezzato concorsopoli, per l’infornata di assunzioni in regione, avallate dalla presidenza del consiglio regionale del Lazio, avvenuta attingendo alla lista degli idonei di un concorso nel comune di Allumiere, un piccolo centro in provincia di Roma. A entrare in regione passando per Allumiere sarebbero stati diversi esponenti politici vicini a consiglieri regionali del Pd, del M5S e della Lega. Non è un problema di procedura legale o meno, la norma consente di attingere dalle graduatorie di altri enti, ma lo spettacolo sul piano della politica non è stato dei migliori. Tanto che il presidente del consiglio regionale del Lazio, Mauro Buschini, si è dimesso per facilitare l’operazione trasparenza sull’intera vicenda.
Uno dei promossi in Regione attraverso Allumiere ha rifiutato, e poi è entrato a Guidonia. La Giunta di Michel Barbet, infatti, in base a un protocollo ha adottato lo stesso meccanismo per rinforzare i propri dipendenti amministrativi. Nessun concorso ma ha pescato sempre dalla graduatoria di Allumiere. Il tutto sotto Natale.
Una ennesima prova di fallimento da parte dei cinque stelle: a crederlo è Marco Bertucci, portavoce del circolo di Fratelli d’Italia a Guidonia Montecelio. Il contrasto tra quello che c’è nel Palazzo bianco e la vita reale fuori, per Bertucci è insopportabile.
“Mentre Guidonia muore di disoccupazione e crisi economica, le scelte politiche del governo cinque stelle favoriscono l’ingresso di politici tra i dipendenti di Palazzo Guidoni. Al di là dell’iter amministrativo la domanda è perché questa scelta politica che ha tolto opportunità al territorio? È la dimostrazione – conclude – come già sottolineato anche dai capigruppo di opposizione al consiglio comunale, della inadeguatezza di Barbet e Cubeddu nel ricoprire i rispettivi attuali ruoli”.