Marco Benedetti chiede la riconferma ai cittadini di Mentana al termine della sua prima consiliatura da sindaco. Il civismo della coalizione non viene messo in discussione dal primo cittadino uscente. Oltre a portare a termine quello che già è stato programmato, Benedetti vuole lavorare per avere una scuola superiore anche sul territorio comunale di Mentana.
Dopo 5 anni di amministrazione avete allargato ulteriormente la squadra, in particolare una fetta consistente del Partito Democratico ha aderito alla vostra piattaforma con convinzione. Per lei si tratta di un ritorno al passato data la sua provenienza, oppure è un modo per caratterizzarsi politicamente o semplicemente per allargare quanto più possibile il raggio d’azione della coalizione?
La coalizione civica è l’unica forma che esclude gli interessi di parte e che permette di guardare a tutta la città, nel segno dell’interesse generale e per il bene comune. Come diciamo sempre, la nostra coalizione non è una parte della città, ma è tutta la città. È chiaro che senza la forma civica non sarebbe possibile riunire le tante sensibilità che ovviamente ci sono all’interno di una grande comunità come quella mentanese, sotto un unico obiettivo, che in questo caso è la realizzazione della ‘città moderna’, ma più in generale è il miglioramento e il bene della città. Chi a livello comunale, invece di perseguire obiettivi amministrativi e buone azioni di governo insegue gli interessi di una parte o di un partito, non vuole il bene della città, di conseguenza non può essere in linea con gli intenti universali della nostra coalizione civica. Tra i principali obiettivi politici che portiamo avanti col civismo c’è quello di generare e rigenerare continuamente nuova classe dirigente: qualificata, preparata e di buon senso. Perché la Città di Mentana, ormai da cinque anni ha imboccato una nuova strada verso la crescita e lo sviluppo, anche sociale.
Avete lavorato molto e avete proposto una visione della città ben definita. Gli ambiti nei quali avete inciso maggiormente riguardano la cultura e il digitale, ma cosa manca ancora a Mentana? Quali sono i suoi tre punti di programma imprescindibili?
Gli ambiti in cui abbiamo inciso maggiormente non riguardano solo la cultura e il digitale, ma anche i servizi sociali, le pubbliche manutenzioni, le opere pubbliche, il bilancio, l’organizzazione della macchina amministrativa, l’urbanistica, lo sport e molti altri ambiti. Cosa manca ancora a Mentana? Manca di portare a termine i tanti progetti già programmati e finanziati, che dando ulteriori nuovi servizi alla città, potranno creare quella socialità necessaria per ogni comunità. Inoltre c’è il tema della scuola superiore, che è un tema fondamentale e che pur non ricadendo nelle competenze specificatamente assegnate ai Comuni, deve essere perseguito con forza dalla nostra amministrazione, anche e soprattutto con un grande lavoro politico presso gli enti superiori, affinché la presenza di un liceo sul territorio di Mentana, qualifichi anche la presenza dei giovani sullo stesso territorio.
Nel vostro programma si parla di “Città dell’inclusione e della solidarietà”, in questo momento sembra un obiettivo ancora più complicato vista anche la pandemia tuttora in corso. Come avete intenzione di declinare questo proposito?
Abbiamo un concetto ben chiaro di inclusione: la comunità è una e ogni singolo cittadino partecipa ad essa secondo le proprie capacità, aspettative, inclinazioni, interessi. I luoghi della socialità sono fondamentali, e per questo abbiamo lavorato per dare a Mentana una sempre maggiore dotazione di strutture; ma soprattutto sono fondamentali i sistemi relazionali, che permettono che nessuno rimanga escluso. La solidarietà è fondamentale, e un grande ruolo in essa è svolto dalle associazioni di volontariato, oltre che dalle istituzioni; ma soprattutto una comunità coesa e ben amalgamata incarna in sé stessa il massimo livello di solidarietà.
In caso di riconferma ha intenzione di proporre una giunta totalmente rinnovata, visti anche i nuovi ingressi in coalizione?
Mi sembra una domanda prematura perché ci sarà tempo per ragionare, ma sicuramente tutte le forze della coalizione civica dovranno trovare il proprio ruolo e le proprie rappresentanze all’interno della maggioranza, ovviamente sempre in linea con i dettami del programma e delle linee generali della coalizione.
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Benedetti: “Civismo esclude interessi di parte”
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