Asl Roma 5, proclamato lo stato di agitazione da Uil e Cgil

Uil e Cgil hanno proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti della Asl Roma 5, a scatenare la mobilitazione dei due sindacati c’è un lungo elenco di questioni poste sul tavolo dalle due sigle alle quali la direzione della Asl non ha dato risposta.
I sindacati, in una lettera inviata oltre che alla Asl anche al Prefetto di Roma e all’assessore regionale D’Amato, denunciano alcune lesività dei diritti dei lavoratori e mancanza di pari opportunità per il non rispetto nei regolamenti sottoscritti tra Azienda e Organizzazioni Sindacali. In particolare riguardo alla produttività collettiva e individuale, la mobilità del personale, le prestazioni in attività aggiuntiva e gli incarichi di organizzazione aggiuntivi ad personam.
La lettera pone l’accento su 9 punti per i quali i due sindacati lamentano una totale assenza di confronto. Tra questi vi è anche la necessità di poter dare risposte agli utenti in merito alle liste di attesa e alla ripresa della programmazione delle attività ordinarie no Covid-19.
“Abbiamo atteso molto tempo, confidando in un’apertura e in un cambiamento di atteggiamento della direzione della Asl Roma 5, consci anche delle responsabilità che abbiamo in un territorio che da anni accusa ritardi nell’organizzazione delle strutture sanitarie presenti”, spiegano i segretari territoriali Igino Rocchi di Uil Fpl e Aldo Capobianchi di Cgil Fp. “Ma il nostro senso di responsabilità è stato evidentemente frainteso: le richieste di confronto su temi come sicurezza e organizzazione del personale non hanno avuto risposta mentre i regolamenti sottoscritti tra Azienda e Organizzazioni Sindacali sono puntualmente disattesi. La pazienza però ha un limite”. Per questo motivo le due sigle sindacali hanno proclamato lo stato di agitazione e contestualmente hanno attivato la richiesta di tentativo di conciliazione.
“Non vogliamo e non cerchiamo un muro contro muro – continuano i due dirigenti – né di compromettere la necessaria coesione sociale in un momento difficile per il nostro territorio, ma serve la disponibilità di entrambe le parti e la volontà per giungere a soluzioni condivise, che abbiano positive ricadute sul personale sanitario. A oggi però gli atteggiamenti della direzione ASL Roma 5 appaiono provocatori e certamente lontani dalle legittime aspettative. Per questo abbiamo proclamato lo stato di agitazione al quale, salvo cambiamenti di orientamento, nei prossimi giorni daremo contenuti di lotta”.