“L’appuntamento dei garanti è un momento di grande importanza per il mondo carcerario e della privazione della libertà. Anche nel nostro paese i casi di positività al Covid tornano a crescere, proprio mentre in carcere riprendono alcune attività e un barlume di vita normale. Individuare il giusto bilanciamento tra le necessità di prevenzione del virus e la garanzia di un minimo di attività e di relazioni con i familiari resta la sfida più difficile a cui spero che l’appuntamento annuale dei garanti territoriali possa portare un contributo concreto di conoscenza e di esperienza”. E’ quanto ha dichiarato il Garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasìa, nell’annunciare l’assemblea annuale della Conferenza dei garanti territoriali delle persone private della libertà che si svolgerà venerdì 9 e sabato 10 ottobre, nella sede della Regione Campania (Centro direzionale isola C3) a Napoli. A presiedere l’assemblea sarà il Garante della Campania, Samuele Ciambriello, mentre la relazione introduttiva sarà affidata proprio ad Anastasìa, in qualità di portavoce della Conferenza. Del Consiglio regionale del Lazio (che ha istituito il Garante dei del Lazio con la legge regionale 31/2003) interverrà il vicepresidente Devid Porrello, per i saluti istituzionali. Parteciperanno, tra gli altri, il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Giorgis, il capo dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Bernardo Petralìa, la capo dipartimento Giustizia minorile e di comunità, Gemma Tuccillo. L’assemblea si concluderà con l’intervento del presidente dell’Autorità garante nazionale delle persone private della libertà, Mauro Palma.
Dopo i saluti istituzionali e la relazione introduttiva di Anastasìa (il quale è anche garante dei detenuti dell’Umbria), nel pomeriggio di venerdì si svolgeranno quattro sessioni di lavoro, con la partecipazione dei garanti territoriali e dei rappresentanti di associazioni, sindacati e dell’amministrazione penitenziaria. Due sessioni parallele toccheranno i temi legati all’emergenza Covid-19 nelle carceri: una sessione riguarderà le misure di prevenzione sanitaria e il diritto alle relazioni familiari, la seconda il lavoro, l’istruzione e l’offerta trattamentale. Altre due sessioni tematiche riguarderanno la funzione rieducativa della pena in contesti di criminalità organizzata e il reinserimento sociale e l’accoglienza delle persone private della libertà.
La Conferenza dei garanti territoriali delle persone private della libertà rappresenta gli organismi di cui si sono dotati regioni ed enti locali, in base alla legislazione nazionale e regionale. Nel corso degli ultimi 15 anni, 17 regioni e province autonome, 9 province e aree metropolitane, 50 comuni hanno istituito garanti dei detenuti o delle persone private della libertà, ovvero ne hanno formalmente affidato le funzioni ad altri organi di garanzia a competenza multipla.
La Conferenza rappresenta i garanti territoriali nei rapporti istituzionali con le autorità competenti e collabora con il Garante nazionale. La sede è presso la Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome. La sede operativa è presso il Garante dei detenuti del Lazio.
Tra i compiti previsti dal proprio regolamento, la Conferenza dei garanti elabora linee-guida per la regolamentazione, l’azione e l’organizzazione degli uffici dei garanti territoriali, monitora lo stato dell’arte della legislazione in materia di privazione della libertà, effettua studi e ricerche, organizza eventi di dibattito e promuove occasioni di confronto e di formazione comune dei garanti territoriali, esercita ogni forma di azione ritenuta opportuna per la risoluzione delle problematiche relative alla privazione della libertà, elabora documenti comuni ai fini dell’unitarietà dell’azione dei garanti territoriali e promuove l’istituzione di nuovi garanti a ogni livello.