Via libera della Giunta regionale a un protocollo d’intesa con l’Università di Tor Vergata per sostenere la ricerca e la sperimentazione per la messa a punto di un farmaco in grado di curare i malati di Covid-19 nel più breve tempo possibile. L’accordo, che verrà firmato nei prossimi giorni, è finanziato dalla Regione Lazio con 2 milioni di euro.
L’Università degli Studi “Tor Vergata”, in particolare la sua Sezione di Genetica del Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione, è già impegnata, in collaborazione con l’Università di Toronto, nell’individuazione di una metodologia all’avanguardia di ingegneria delle proteine sintetiche, anticorpi monoclonali da utilizzare per la terapia contro il COVID-19. Alcuni di questi anticorpi (almeno quattro) in esperimenti effettuati tra gli altri all’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma sono apparsi tra i più promettenti nel panorama mondiale nel contrastare la proliferazione del virus e quindi possono essere considerati atti a diventare farmaci in grado di bloccare l’ingresso del virus nelle cellule dell’organismo.
Secondo i termini dell’intesa approvata dalla Giunta Regionale – con una delibera proposta dagli assessori allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-up e Innovazione, Paolo Orneli, e alla Sanità e Integrazione Socio-Sanitaria, Alessio D’Amato – l’Università di Tor Vergata si impegna a svolgere attività scientifica al fine di utilizzare l’anticorpo iniziale per la sperimentazione e la produzione, eventualmente su vasta scala, del farmaco. L’ateneo presenterà uno o più progetti che, se valutati positivamente, riceveranno poi il finanziamento da parte della Regione.
“Dopo l’impegno nella ricerca di un vaccino contro il coronavirus, la Regione è al fianco della comunità scientifica anche per lo sviluppo di farmaci in grado di curare chi di Covid-19 si sia già ammalato – ha dichiarato il presidente della Regione, Nicola Zingaretti – Dopo i primi 5 milioni stanziati nei mesi scorsi, ne aggiungiamo altri 2, per tenere alta la guardia e arrivare il prima possibile a sconfiggere questo nemico invisibile”, ha concluso.
“L’evolversi della situazione di emergenza epidemiologica da COVID-19 e il carattere particolarmente diffusivo della malattia – hanno aggiunto gli assessori Orneli e D’Amato – richiedono una cooperazione a tutto campo con il mondo della ricerca, anche per quel che riguarda l’individuazione in tempi celeri di un’efficace terapia. E la presenza nel nostro territorio di strutture ospedaliere ed enti universitari di altissimo livello ci rende molto fiduciosi sui risultati che, insieme, riusciremo a raggiungere”.