Sottoscritta la convenzione tra Impresa Verde Lazio e Codivin che offrirà servizi per il settore vitivinicolo a tutti gli associati. Il protocollo è stato firmato oggi a Frosinone dal direttore di Coldiretti Lazio, Sara Paraluppi e dal rappresentante legale di Codivin, Mauro Di Cosimo.
“E’ un servizio ulteriori che offriamo ai nostri associati – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – in un settore strategico quale è quello vitivinicolo. Oltre ad una implementazione della consulenza e assistenza, i nostri iscritti avranno a disposizione anche una piattaforma informatica per la gestione degli adempimenti legati alla tracciabilitò e alle principali operazioni di Cantina, oltre ad una serie di sistemi informatizzati implementati nel processo produttivo”.
Una convenzione che prevede tra i numerosi servizi anche quello relativo ad un supporto relativo alla conformità delle etichette, alla richiesta di audizione e istanza di revisione di analisi con la presenza di un perito. Una tutela a 360 gradi di tipo legale, commerciale e di marketing. Naturalmente un supporto operativo è previsto anche nel processo di produzione di vini.
“L’obiettivo è quello di fornire un servizio esclusivo – continua Granieri – e consentire ai nostri associati di sgravarsi dagli adempimenti nell’ottica di una sburocratizzazione, sulla quale puntiamo da sempre, soprattutto in questo periodo in cui le aziende sono state gravate dalla crisi determinata dalla pandemia. Quello vitivinicolo è uno dei settori maggiormente colpito a causa della chiusura del canale Horeca che fatto registrate un calo delle vendite e una maggiore giacenza di vini nelle cantine”.
Una filiera che ha bisogno di essere sostenuta anche sulla base dei numeri positivi relativi alla nascita di nuove enoteche, gestite soprattutto da giovani, che nel Lazio sono sono cresciute del 13% negli ultimi cinque anni. Nonostante le difficoltà registrate a causa della pandemia da 4 cantine su 10 pari al 39%. La riapertura dei ristoranti e l’incremento delle vaccinazioni hanno favorito, però, un balzo delle esportazioni del +4% in valore. E quanto emerge da una analisi di Coldiretti su dati Istat, relativa al primo quadrimestre dell’anno.
“E’ senza dubbio un settore che offre opportunità professionali – conclude Granieri – e coinvolge molti giovani imprenditori, che hanno la possibilità di costruire il loro futuro lavorativo grazie ad una filiera che necessita di essere supportata e non penalizzata. Sono sempre di più i ragazzi che con passione e impegno si stanno dedicando a questa attività, investendo anche in termini di formazione. Il loro merito è anche quello di contribuire a valorizzare e diffondere i nostri prodotti, che rappresentano una vera eccellenza”.