Home Cronaca Appalti a Tivoli Forma, assoluzione di un ex consigliere nel processo per diffamazione

Appalti a Tivoli Forma, assoluzione di un ex consigliere nel processo per diffamazione

Appalti a Tivoli Forma, assoluzione di un ex consigliere nel processo per diffamazione

È finita con una assoluzione la vicenda legale che ha visto protagonisti l’ex consigliere comunale Alessandro Petrini e la società Geoglobo per le proroghe agli appalti di Tivoli Forma srl, la società municipalizzata che si occupa di gestire i corsi di formazione professionale nell’istituto “Rosmini”. Una vicenda annosa nello stretto senso del termine, visto che è durata ben cinque anni, terminata in questi giorni con l’assoluzione di Petrini perché il fatto non sussiste. “Nell’aprile del 2015, nel pieno delle mie funzioni di Consigliere comunale a Tivoli, presentai un’interrogazione con la quale chiedevo lumi sulle procedure di affidamento effettuate e sulle proroghe concesse dalla società del Comune ‘Tivoli Forma srl’ nei confronti di diverse società private negli anni 2013 e 2014 per una serie di servizi tra i quali la locazione delle cucine e l’uso di varie attrezzature. Volevo che l’Amministrazione comunale verificasse l’effettivo rispetto del Codice degli Appalti – racconta Petrini che da tempo vive e lavora in Cina -.  Da quell’aprile del 2015 sono passati più di 4 anni e un rinvio a giudizio in attesa di un responso che personalmente avevo sempre dato per scontato, 4 anni nei quali per quanto infondata si sarebbe poi rivelata la denuncia, mi sono ritrovato in situazioni professionali a dover dare ogni volta una spiegazione per una vicenda surreale. Era anche la prima volta che mi trovavo ad affrontare un tribunale e pensai che forse anche questo era il prezzo da pagare per volersi dimostrare un valido amministratore pubblico”, continua ringraziando chi, tra avvocato e famigliari gli è stato vicino. “ Inoltre con soddisfazione vengo a conoscenza che l’attuale amministrazione del Tivoli Forma ha deciso e forse già acquistato il necessario per dotarsi di una cucina di proprietà per l’insegnamento della materia permettendo così un consistente risparmio per le casse comunali proprio come avevo suggerito in quella interrogazione di più di 4 anni fa”. Ma questa è un’altra storia.

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