La Regione Lazio ha istituito l’area contigua del versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, e ne ha definito i confini. E’ quanto previsto dalla delibera a firma dell’Assessora alla Transizione Ecologica e alla Trasformazione Digitale,Roberta Lombardi, approvata dalla Giunta regionale.
“Si tratta di un provvedimento atteso da molti anni, previsto dall’art. 32 della Legge 394/1991, a cui la Regione Lazio ha finalmente dato seguito, grazie anche agli esiti di un impegnativo percorso di confronto che, sebbene non previsto dalla normativa, la Regione ha voluto intraprendere anche con gli Enti locali interessati per definire una perimetrazione dell’Area Contigua il più condivisa possibile e per il quale ringrazio gli uffici regionali, in particolare il direttore generale della Direzione Parchi, Vito Consoli, per il lavoro svolto finora che ha contributo al conseguimento di questo risultato storico. Un traguardo per l’ambiente e per tutto il territorio che arriva proprio in concomitanza con la Giornata Mondiale della Terra del 22 aprile” – dichiara l’assessora alla Transizione Ecologica Roberta Lombardi – “Il prossimo passo sarà quello di convocare d’intesa con l’Ente Parco tutti gli enti locali coinvolti, tra cui i sindaci degli otto Comuni interessati (Alvito, Campoli Appennino, Pescosolido, Picinisco, San Biagio Saracinisco, San Donato Val di Comino, Settefrati, Vallerotonda), oltre alla Comunità montana e alla Provincia, per poter definire insieme piani e programmi per i prossimi anni, tenendo ovviamente conto di quanto già contenuto nel Piano Pluriennale Economico e Sociale del PNALM. In futuro l’area contigua dovrà svolgere un ruolo fondamentale per le opportunità di sviluppo socioeconomico legate proprio al rafforzamento della tutela ambientale, quali ad esempio il turismo naturalistico ed enogastronomico. Ne gioverà la tutela ambientale, ma anche il benessere della popolazione”.
PNALM E AREA CONTIGUA: UNO SCRIGNO DI BIODIVERSITÀ: – “L’Area Contigua, oggi approvata, che nel versante laziale del Parco ha un’estensione di circa 14.100 ettari, è caratterizzata dalla presenza di elementi ecologici funzionali e di continuità con il territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise evidenziati anche dalla presenza di 4 siti della Rete Natura 2000: si tratta di tre Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e una Zona di Protezione Speciale (ZSP), designati ai sensi della DIR 92/43/CEE, c.d. Direttiva Habitat, e della DIR 2009/147/CE, c.d. Direttiva Uccelli. E’ un’area che quindi svolge un ruolo fondamentale per la conservazione delle specie e degli habitat che ospita, tutelati dalla normativa nazionale ed europea. Un patrimonio di biodiversità unico a livello nazionale ed internazionale, che ospita specie e habitat di grande pregio giunte ai nostri giorni grazie alla centenaria tutela di questi luoghi. Se oggi sopravvivono ancora l’unica popolazione di Orso bruno marsicano esistente al mondo, di cui rimangono solo 50 esemplari, il Camoscio appenninico ed anche il Lupo, che sul finire negli anni ‘70 era ridotto ad una popolazione di alcune decine di esemplari, è grazie alla tutela e conservazione di questi territori di cui l’Area Contigua si presenta come un continuum, un’area-cuscinetto, dove il consolidamento di una gestione e di uno sviluppo sostenibile del territorio garantirà nel tempo la conservazione di questo inestimabile patrimonio”.
I PARCHI DEL LAZIO: LE CIFRE – Il patrimonio naturalistico del Lazio comprende 100 aree protette per complessivi 249mila ettari e 14,4 % del territorio regionale protetto. Le 100 aree sono composte da: 16 parchi regionali, 2 aree marine protette, 3 parchi nazionali, 31 riserve regionali, 4 riserve statali e 44 monumenti naturali, di cui più di 20 istituiti nelle ultime due Giunte Zingaretti.