Sterpaglie alte nei campi a un passo dalle case, nessuno passa a pulire i terreni da almeno tre anni. Topi, sporcizia e la paura che possa divampare un incendio da un momento all’altro. E’ allarme degrado a Marco Simone, ieri mattina l’ex consigliere del Pd Emanuele Di Silvio ha presentato un esposto fornito di firme di cittadini per denunciare la grave situazione nel quartiere, “l’abbandono da parte di privati e del Comune di Guidonia Montecelio di numerosi lotti, spazi verdi lasciati all’incuria e al degrado”. La preoccupazione dice Di Silvio “deriva dalla possibilità che divampi improvvisamente un incendio delle sterpaglie incolte che sono vicine ad abitazioni, marciapiedi e automobili. Un rischio che va al più presto scongiurato. Così come va eliminato, con un intervento mirato, il problema relativo alla forte presenza di topi nelle zone di via Mandela. Questi lotti incolti, spesso trasformati in discariche a cielo aperto, favoriscono la presenza di questi ed altri animali. Mi auguro – che il Comandante dei Vigili Urbani, Dott. Marco Alia, prenda immediati provvedimenti in merito, affinché si possa dare una risposta in tempi celeri a cittadini che convivono con questi disagi”.
La voce dei residenti – Vive a Marco Simone da otto anni, Tamara Coia, a via Mandela, strada simbolo dello stato di abbandono della zona. “Ho trovato una foto di anni fa, quando la strada ancora era mezza asfaltata e mezza no, mi creda la rimpiango”, dice raccontando i guai quotidiani di Marco Simone, ancora più critici nella stagione calda. “Ora c’è il peggio del peggio, la via confina con campi a uso agricolo, da tre anni nessuno taglia le sterpaglie, da tre anni non viene eseguita la manutenzione della strada diventata un ricettacolo di immondizia. C’è degrado e noncuranza dei proprietari dei terreni nonostante ci sia una legge che impone di tagliare il verde incolto. Invece – spiega Tamara – nei campi è pieno di erba secca, spesso vengono abbandonati anche i resti delle potature dei giardini, lasciati lì, basta una scintilla ed ecco che il rischio incendi è elevatissimo”. Per non parlare del proliferare di topi.
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