Home Cronaca Allaccio al depuratore di Marco Simone, “dopo 22 anni il risultato per la sinergia tra gli enti”

Allaccio al depuratore di Marco Simone, “dopo 22 anni il risultato per la sinergia tra gli enti”

Allaccio al depuratore di Marco Simone, “dopo 22 anni il risultato per la sinergia tra gli enti”

di Emanuele Del Baglivo

L’allaccio al depuratore di Marco Simone per gli abitanti di Santa Lucia, Pichini e Ponte delle Tavole è diventato realtà. Questo è ciò che è emerso dalla assemblea pubblica di ieri sera a piazza delle Rose. Rappresentanti delle istituzioni e tecnici di Acea Ato2 hanno incontrato la cittadinanza più che altro per rivendicare il risultato raggiunto, ma anche per illustrare l’accordo e annunciare che è già possibile richiedere l’autorizzazione per allacciarsi. Tuttavia, il depuratore non è stato ancora terminato, Acea avrà ancora 4 anni per completare le vasche di laminazione.

Via alle richieste

“Già dal 5 luglio è possibile fare richiesta per ottenere il via libera per allacciarsi”, in questo modo il consigliere fontenuovese de La Prua, Umberto Falcioni, ha sciolto la riunione organizzata dalle istituzioni a Santa Lucia per annunciare questo storico accordo che chiude un iter durato la bellezza di 22 anni. Altra questione per quel che riguarda le vasche di laminazione, indispensabili per avere il nulla osta idraulico dello scarico, come indicato dall’Ing. Claudia Ceci di Acea. L’azienda avrà a disposizione 4 anni per ultimarle e completare di fatto la realizzazione dell’opera. Questo aspetto, in ogni caso, non andrà a inficiare l’iter di allaccio, che i cittadini possono già intraprendere attraverso gli uffici competenti dei rispettivi comuni di residenza. 

La soddisfazione delle istituzioni

A fare gli onori di casa è stato il sindaco di Fonte Nuova Piero Presutti, che ha fornito qualche elemento storico per sottolineare l’importanza dell’avvenimento: “I lavori sul collettore della Palombarese con i fondi della Regione Lazio, furono consegnati il 22 novembre 1997 – ha spiegato Presutti –, io ero assessore a Mentana nell’amministrazione Cignoni. All’epoca ci preoccupammo di fare la rete interna di Santa Lucia. Questo è un risultato della collaborazione istituzionale e della sinergia tra le varie amministrazioni”. Anche Michel Barbet, sindaco di Guidonia, ha espresso la propria soddisfazione sulla stessa lunghezza d’onda: “Appena insediati eravamo stati subito investiti da questo problema che era veramente importante. Non è stato facile trovare la strada, inizialmente sembrava che i costi di quest’opera dovessero ricadere sui comuni – ha detto Barbet nel suo intervento –. Tuttavia, il percorso che poi è stato intrapreso ci ha consentito di ottenere l’autorizzazione dalla Regione Lazio e portare a termine l’iter”. Martina Domenici, sindaca di Sant’Angelo Romano, ha espresso un ringraziamento nei confronti della regione e dell’assessore competente: “Un ringraziamento particolare a Mauro Alessandri, un assessore del territorio che ha dimostrato di conoscere bene i problemi dei nostri comuni – il commento di Domenici –. Avere adeguate infrastrutture è fondamentale per poter vivere bene, pertanto oggi è stato raggiunto un grande risultato”. L’ultimo intervento è stato proprio quello dell’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Lazio. Alessandri ha chiarito alcuni aspetti su quello che deve essere il ruolo delle amministrazioni locali e ha parlato anche dei prossimi impegni per la preparazione della Ryder Cup, evento strategico per il quadrante del nordest romano: “Le comunità nei nostri territori sono cresciute tanto, ma al contempo non è cresciuta la cultura delle infrastrutture. La costruzione di fogne, depuratori, strade e pubblica illuminazione non è andata di pari passo con lo sviluppo dell’economia privata. Il nostro ruolo a questo punto è quello di ricucire, leggendo questi bisogni – ha spiegato l’assessore –. Oltre a questo, le nostre amministrazioni, in particolare quella regionale, sono chiamate a sfruttare quelle occasioni che un privato o una grande organizzazione sportiva o culturale porta in un territorio per un periodo limitato come la Ryder Cup, per sviluppare delle infrastrutture che poi rimangono alla comunità”.




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